LA DONNA UCCISA A SAVONA ERA TRA I MIEI CONTATTI
La ricordo perché anni fa le espressi la mia solidarietà, qualcuno aveva bruciato il locale che aveva aperto da poco, documentandone la nascita su Facebook con la soddisfazione di chi s’avventura in qualcosa di suo.Le chiesi se avesse avuto minacce, disse sì, anzi sapeva chi era stato. Ho ripreso lo scambio di quattro anni fa, mi scrisse: «Ex marito. Lui ha distrutto tutto. E credo non abbia finito seppur ora sia dentro».A quanto pare questo uomo ieri sera l’ha avvicinata, qualcuno riferisce di aver sentito le parole «Ti ricordi di me?» e l’ha uccisa sparandole mentre era in pubblico, a un tavolo con altre persone. L’uomo è in fuga.È sconvolgente leggere la frase «Non si rassegnava alla fine del loro rapporto». Sembra che Madre Natura doti moltissimi uomini – quasi tutti? – di un maschilismo sottocutaneo, anzi nel cervello. Che gli prende nel cervello alle persone che «non si rassegnano alla fine di un rapporto»? Possibile che questa barbarie non abbia fine?Un abbraccio alla famiglia, una carezza a te, giovane «amica» dell’era social.
