ADDIO DE CRESCENZO, L’INGEGNERE CHE SPIEGO’ A TUTTI LA FILOSOFIA
Se n’è andato nel primo pomeriggio Luciano De Crescenzo, scrittore, attore, regista, autore televisivo e molto altro ancora. Avrebbe compiuto 91 anni il 28 agosto prossimo. Soffriva da tempo di una patologia neurologica, una polmonite, di recente, aveva determinato un peggioramento del quadro clinico. Lascia un grande vuoto nella sua Napoli e nell’Italia tuttache da sempre lo seguiva con grande affetto. Sin da quando, lui, ingegnere dell’Ibm ma con una grande passione per la filosofia che sapeva divulgare con una semplicità pregna di ironia, ospite in una puntata del Maurizio Costanzo Show, buttò con nonchalance la domanda: ‘È meglio che faccio lo scrittore o che torno a fare l’ingegnere’?In mano aveva il suo primo libro‘Così parlò Bellavista’.La risposta non si fece attendere.Da quel momento in poi i suoi libri andarono a ruba, oltre 20 milioni le copie vendute nel mondo. ‘Sembra ieri’, ‘Il pressappoco’, ‘Il caffè sospeso’, ‘Tutti santi me compreso’, ‘Gesù era nato a Napoli’, ‘Socrate e compagnia bella’, ‘Storia della filosofia greca’, ‘Garibaldi era comunista’,sono solo alcuni titoli delle oltre cinquanta opere scritte e tradotte in 25 lingue. L’ironia, la sua arma più seducente.Con la quale sapeva catturare i telespettatori e i cuori delle donne, affascinate oltre che dalla sua grande cultura, dai suoi bellissimi occhi azzurri.Grande affabulatore,nessuno come lui era capace di raccontare vizi e virtù della sua amatissima Napoli. Dal sodalizio con Renzo Arbore, col quale esordì come attore nel film ‘Il Pap’occhio’, nacque ‘Così parlò Bellavista’,ancora oggi un cult gettonatissimo nelle tv private.
