LE LACRIME DELLO SCIACALLO

Se avete bisogno di una cartolina dal futuro per leggere in anticipo la prossima campagna elettorale vi basta rivedere le immagini del ministro dell’Inferno che si è recato, nel suo tour promozionale estivo (pur non avendo né un nuovo disco né un nuovo libro), a casa dei cuginetti Simone e Alessio D’Antonio che sono stati travolti da un Suv a Vittoria (Ragusa) mentre giocavano fuori casa. Al di là del fatto che usare due bambini morti per la propaganda politica (perché è lo stesso Salvini che ci ha detto di essere in campagna elettorale, lo ricordate?) è un atto aberrante (del resto è lo stesso che i bambini tropposcurili tiene sulle navi fottendosene allegramente) c’è da sottolineare come Salvini abbia dichiarato di essere lìda padre e non da ministrocon il suo solito orrido palleggiare da una funzione all’altra come gli viene più comodo (del resto questa lunghissima campagna elettorale gliela stiamo pagando noi, poiché non sono bastati 49 milioni di euro) e insistendo nel volerci convincere che unpadrechissà perché debba essere di natura una brava persona (come se non fossero statipadrii peggiori killer di mafia). Dicono le cronache che Salvini ha regalato alle famiglie “una medaglietta sacra della Madonna di Medjugorie” e gli ha promesso di chiamarli ogni settimana. In pratica in questo Paese se i tuoi figli vengono falciati da un’auto con a bordo i due figli dei due boss della città (Rosario Greco che a Vittoria è soprattutto il figlio di Emanuele Greco detto Elio indicato dalla Procura come boss di Cosa Nostra nella zona e Angelo Ventura, figlio di Giambattista “Titta” Ventura, il pluripregiudicato Gianbattista Ventura, fratello di Filippo Ventura, ritenuto il capomafia di Vittoria) in cambiovinci Salvinicome risarcimento della Giustizia. Il ministro dell’inferno (quello che vorrebbe sconfiggere le mafie) non ha nemmeno avuto il coraggio di fare i nomi dei due pregiudicati nonostante la corposa scorta (sempre pagata da noi). Ha preferito spandere un po’ di pietismo come se fosse un semplice amico di famiglia. Poi, alla fine, la visita che doveva essere privata è stata un bel primo piano delle sue lacrime da mandare in mondovisione. Del resto lo sciacallaggio è un vizio duro da togliersi.