SIMON GAUTIER. UNA TRAGICA FINE SU CUI NON SI DEVE SPECULARE

SIMON GAUTIER. UNA TRAGICA FINE SU CUI NON SI DEVE SPECULARE

Due parole sulla tragica fine di Simon Gautier (senza speculazioni, ce ne sono già troppe): le responsabilità sui soccorsi e la tempistica (ammesso che ci siano) le accerterà la magistratura, inutile far polemica su questo. Il dato vero è un altro: il Cilento è un territorio complesso e selvaggio. Questo è parte del suo fascino sicuramente, ma le istituzioni territoriali e il Parco hanno degli obblighi. Tragedie come questa (non è il primo caso, negli ultimi anni molti escursionisti si sono persi con esiti per fortuna diversi) possono essere evitate. È necessario disporre una segnaletica adeguata e soprattutto interventi mirati sulla sentieristica, dare informazioni corrette a tutti i livelli, perché troppi sottovalutano le difficoltà di un territorio impervio. I percorsi vanno tracciati (tutti) e puliti costantemente. Non serve altro per la prevenzione. Il Parco Nazionale dovrebbe fare questo e non limitarsi a consegnare targhe. La bellezza da sola non basta e il turismo ambientale non deve essere lasciato al caso o alla buona volontà dei singoli. Nella gran parte dei parchi italiani è già così, basta seguirne l’esempio, non è difficile.