MARIA

MARIA

Maria aprì gli occhi, svegliata da una sottile luminescenza che le irradiava il viso. Le finestre in lino bianco erano calate sui vetri, ed all’esterno non si vedeva che buio. Si stropicciò gli occhi, cercando di penetrare l’oscurità della sua stanza, e intravide una figura seduta, all’angolo della parete, vicino al suo armadio in noce scuro. Si alzò, piano, e le sembrò che i suoi passi fossero stranamente leggeri, soffici, mentre si avvicinava a quell’ombra silenziosa. Non aveva paura, anche se avrebbe dovuto, e quando fu abbastanza vicina riuscì a distinguere i tratti del volto. Quei baffi sottili, quelle sopracciglia folte e nere. “Ciao Maria, scusa se ti ho svegliata” “No, no, hai fatto bene, sono contenta di vederti, anche se…non so…” “Che ti succede piccola mia? “ “Ti sei appena svegliata, è comprensibile” “MA perché sei seduto qui? Al buio?” “mi piace guardarti quando dormi, l’ho sempre fatto, anche quando non te ne accorgevi” E nel dire quelle parole la mano dell’uomo carezzò il viso di Maria, trasmettendole dolcezza infinita, anche se, nonostante non ci fosse luce, lei intravide un alone di malinconia sul suo volto Un sospiro precedette le parole di lui “non sono triste, è che a volte ti rendi conto che il tempo passa in modo inaspettato, ti colpisce come un temporale estivo” “si, penso di capire cosa intendi, anche io…” “non lo so, te l’ho detto, mi sento confusa…” Alzandosi dalla sedia le prese la mano, si chinò leggermente sulle gambe, fino a potersi guardare entrambi negli occhi “allora forse dovremmo andare a fare una passeggiata, che ne dici? Andiamo a vedere se in cucina c’è qualcosa da mangiare?” Il sorriso di Mariaa accompagnò il suo assenso, ed insieme si diressero verso la porta della camera, aprendola silenziosamente per richiuderla alle loro spalle. Al mattino seguente la stanza era piena di gente, chi piangeva, chi cercava di trattenere le lacrime, chi guardava fuori dalla finestra contando le nuvole grigie che si andavano raggruppando Rispose la donna stringendo il bambino a sé, mentre alcune gocce si incastonavano tra le ciglia La donna, carezzando il volto contornato da due guanciali morbidi ricoperti di raso, rispose con un soffio di voce “si, ora nonna Maria starà bene. vedi? Sembra sorrida” E mentre silenziosamente tutti uscivano dalla stanza, lasciando entrare gli uomini che portavano il coperchio della bara, a qualcuno sembrò di vedere un uomo che passeggiava per strada,  tenendo per mano una bambina.