RICORDANDO PINO DANIELE
Mi è già capitato forse di dire che certe volte penso a quanto la vita sia fatta un po’ troppo a capitoli…quel “troppo” lo metto perchè i momenti passati della tua esistenza sembrano così tanto brani a se’ stanti, capitoli di un più completo racconto, che la vita,se hai la fortuna di non avere fermate forzate dovute a gravi impedimenti, galoppa così veloce in avanti da lasciare dietro di se’ esperienze e momenti come in un archivio, a cui poi viene pure chiuso lo sportello….voglio dire che è così violento lo scorrere degli avvenimenti, che mi è capitato di passare in un luogo dove ho vissuto per esempio un momento della mia infanzia o della mia gioventù e di riviverlo, di vederlo, come in terza persona: qui Massimino giocava, qui Massimo studiava, qui ci giocava a pallone…ricordi magari belli eh, ma via! archiviati! …e…lontani, lontanissimi nel tempo…e non è sempre proprio una bella sensazione…i sensi poi ti aiutano a ricordare. I profumi per esempio, ma la musica, la musica senz’altro è la più forte alleata del ricordo…E, in questo senso, segna, come fosse il titolo del capitolo, in modo forte e violento, il confine tra un ricordo, un momento, e un altro…Un grande “segnaconfini” della mia vita, è stato, per me, senz’altro Pino Daniele. Anche Paolo Conte , ma Pino di più…oggi lo sentivo in una raccolta e sono venute giù addirittura le lacrime….E tra i titoli dei racconti narranti pezzi della mia vita c’è stato pure Enzo Avitabile…un altro grande artista come Pino…E allora mi viene da chiudere questa confidenza in un certo modo. Io sono romano, ed essere romano, per chi non lo è, è difficile da capire, perchè si vive più che come una origine, come un orgoglio sempre vivo, Anna Magnani lo sapeva certamente, ma pure in una specie di amore filiale per Roma, la grande madre. Ma ….ma… se togli Napoli all’Italia, ma pure al resto del mondo, togli tanto, togli assai…grazie Napoli per tutto quello che hai regalato al mondo, con la musica ,che non è solo Di Giacomo, con il teatro che ancora oggi è “avanti” lì a Napoli, per i tuoi autori eccelsi, per la tua costiera, per i tuoi colori, per il tuo sorriso…non certo per la camorra, ma allora manco per chi è leghista, come lo è a Roma o in tutto il Sud,pur essendo meridionale o napoletano, appunto,dopo tutti quegli insulti che hai ricevuto ,sicuramente per invidia…”Napul’è”…’nu babà assai buono…il più buono di tutti…Io ci ho vissuto tanto, non solo quando ho fatto “La Squadra”, oppure quando ho partecipato per una stagione al magnifico “Museum” diRenato Carpentierirecitando con mia moglie Anna uno splendido Sandor Marai nelle sale del museo di San Martino quasi a contatto col piede dello spettatore seduto in prima fila, ma varie altre volte,e ogni tanto mi assale addirittura la nostalgia di questa città… io comunque qualche goccetta napoletana nel sangue ce l’ho da parte di nonna,e Lina, poi, la figlia di quella simpaticissima nonna assieme a mio padre, per meriti artistici, per come l’ha raccontata con amore, è stata fatta da poco cittadina onoraria di Napoli…ma non dev’essere certo solo per questi motivi che questa città mi commuove…https://youtu.be/ZvdKaV4GHtM.
