FAMO A CAPISSE

FAMO A CAPISSE (trad. facciamo finta di esserci intesi, mettiamoci d’accordo con mezze verità e qualche menzogna, ma almeno partiamo da qualcosa…). Chi non abbia praticato Roma e le ammiccanti sensalerie rituali in voga da sempre in tutti gli ambienti sociali della Capitale non può capire tutti i risvolti della trattativa in corso.Siamo venuti in possesso di alcune intercettazioni: “Tu Conte, famo a capisse, ci vuoi dire che non sei un Cinquestelle, anche se la prova del Var di un anno e passa di governo ti smentisce? Ma noi te la diamo per buona, se tu in cambio ci dai qualcosa, famo a capisse… tipo: non dai la poltrona di Vice a Di Maio, che famo a capisse, quello è meglio perderlo che ritrovarselo”.Da palazzo Chigi in teleconferenza con Casaleggio spa: “E voi, famo a capisse, che ci date?” (la voce pronuncia le vocali chiuse, tipiche della parlata pugliese)Dal Nazareno: “Semplice. Rinunciamo al nostro Vice, eliminiamo i Vice, Franceschini che è uno generoso come zio Paperone fa il bel gesto, chissà quanto ci costerà domani… ma ad ogni giorno la sua pena. Di Grillo, un altro col braccino corto, che si è romanizzato stando mezzo secolo in Rai, famo a capisse, accogliamo estasiati tutto lo sproloquio da statista e movimentista. Blog che poi serviva, famo a capisse, per dare una legnata definitiva in testa a Di Maio, altro che giovani del Pd (che, per merito suo, ammettiamolo, famo a capisse, sono stati riesumati dopo l’imbalsamazione). Se Casaleggio molla un attimo la PlayStation spiegategli ora che si può andare avanti, col voto online dei filippini nei callcenter , come eravate rimasti… C’è poi quella nave carica di donne bambini malati e pazzi di paura: il papa s’è chiuso in ascensore per mezz’ora quant’era incazzato. Ci ha fatto telefonare da un monsignore, dovremo trovare un modo… ecco, famo a capisse, inventiamo un ministero apposito per quegli sfigati, ministero delle migrazioni (ovviamente, famo a capisse, in chiave europea)