GOVERNO, LA MIA SPERANZA E’ CHE NON SIA UN AUTOGOL
LeU entra nel Governo con un Ministro di peso e per quanto di bene o di male si possa dire circa programmi e nomi una osservazione è d’uopo: a causa dei numeri risicati in Parlamento, senza LeU questo governo non potrebbe nascere. Quindi LeU, continuando a parafrasarne il nome, non è solo Speranza per la Sanità, ma Speranza per l’intero Governo di poter nascere e proseguire nel proprio mandato. Questo però vede un problema sotteso: sarà un modo furbo di ZingAretti di far rientrare i fuoriusciti dal PD per contrastare i renziani (bersaniani in testa) e riprendersi partito e credibilità di sinistra o sarà un’opportunità per la sinistra ormai quasi tutta uscita dal PD e confluita in LeU di ritrovare una propria identità ricostituendo vero un partito autonomo di sinistra? Ai posteri l’ardua sentenza, fatto sta che la partita è delicata e mi spiacerebbe davvero se con questa mossa ora, dopo tutto lo splendido lavoro fatto all’opposizione di minoranza, la sinistra che è in LeU si facesse fagocitare dalla vecchia e scaltra anima bianca del PD. Abbiamo bisogno di una vera sinistra unita, non di partiti qualunquisti o populisti, solo una politica che rimetta al centro dell’economia i bisogni dei cittadini potrà sostituirsi a quella che vede i cittadini soddisfare solo i bisogni di una economia di mercati fini a se stessi che li sta rendendo tutti schiavi.
