VENEZIA 76. IL PRIGIONIERO, CORTO DI OLIVETTI, ALLIEVO DI OLMI

VENEZIA 76. IL PRIGIONIERO, CORTO DI OLIVETTI, ALLIEVO DI OLMI

il cortometraggio del regista padovano ed allievo di Ermanno Olmi Federico Olivetti, “Il prigioniero” è stato proiettato nella selezione ufficiale delle Giornate degli Autori 2019, come evento speciale.Il corto di Olivetti, ha come protagonista l’attore teatrale Paolo Musio e Sabrina Impacciatore ed è una riflessione sui regimi totalitari e sulle coseguenze che hanno sulla vita delle persone le leggi ingiuste. Si può arrivare ad annullarsi per obbedire ciecamente ad una legge iniqua?“L’idea del corto risale a diversi anni fa ed il tema è quello dell’obbedienza” ha spiegato l’autore “mi era stato commissionato un testo sull’obbedienza cieca e le conseguenze di dover obbedire a leggi palesemente ingiuste”.Paolo e Maria sono due “sposini ordinari” che vivono alle porte del paese. Una mattina Paolo esce di casa per comprare del pesce e non torna più.Per un caso si trova nel mezzo di una catastrofe.Una donna era stata derubata e mentre il ladro riesce a farla franca, Paolo viene accusato ingiustamente dalla vittima e dai passanti come il ladro.Terrorizzato,fugge,ma viene catturato da un poliziotto che lo porta in una cantina ordinandogli di stare immobile ad aspettare il suo ritorno. Paolo prende alla lettera il comando del poliziotto e rimane una settimana immobile ad aspettare il suo ritorno ed il suo giudizio.L’abbrutimento e l’umiliazione di Paolo sono verso se stesso e si pone il quesito se la prigionia sia stata imposta dal poliziotto o se fosse già insita nell’animo del protagonista.