KABUL: QUELLA PISCINA NEL QUARTIERE DEI TALEBANI

KABUL: QUELLA PISCINA NEL QUARTIERE DEI TALEBANI

Un attacco armato condotto da kamikaze talebani afghani contro il ristorante la ‘Taverne du Liban’ nel centrale quartiere di Wazir Akbar Khan a Kabul, ha causato lamorte di 21 persone, compresi tre attentatori, fra cui anche un alto funzionario del Fondo monetario internazionale e quattro membri dello staff delle Nazioni Unite. Il segretario generale Ban Ki-moon “condanna nei termini più forti” l’attentato, e porge le sue condoglianze alle famiglie delle vittime.Tra le vittime accertate anche un britannico, un libanese, cittadini canadesi, un cittadino danese, membro della missione di polizia dell’Unione Europea Eupol, cinque donne e il proprietario del ristorante “La Taverne du Liban”, uno dei più frequentati dal personale delle organizzazioni internazionale, da cooperanti e diplomatici. La Farnesina sta verificando l’eventuale presenza di italiani.fonte La mia prima abitazione a Kabul era proprio in quel quartiere, sempre considerato la parte più nobile della capitale afghana. Era il dicembre del 2001, i talebani se ne erano appena andati. Una villetta era diventata “Casa Rai”, ci stavamo in otto, cambiandoci a ogni turno che non durava meno di un mese. La coabitazione, fra adulti, non era semplice ma eravamo carichi dell’entusiasmo di scoprire dal di dentro un Paese martoriato e magico. Conservo molte foto di quella primissima esperienza e soprattutto mi piace leggere oggi quelle impressioni iniziali tratte da uno dei miei libri a cui tengo di più, “Kabul, la città che non c’è”. Poi ho scoperto che invece Kabul c’è e in qualche maniera mi manca.