BESTIE
Il mio sangue cade sul terreno. Macchie sempre più ravvicinate, un universo di stelle rosse che prendono forma ad ogni mio movimento. E’ così che si è formata la vita? Dalla morte? E voi, siete li, il calore che sento sulla mia pelle è colpa vostra. Vigliacchi. Siete in 4, ridete, vi crogiolate della vostra barbarie, vi sentite potenti, in 4 contro di me. Ma io invece mi sono sentito potente annusando l’aria ed il vento, la bellezza della vita, il sogno di un amore. Ora non avrò la mia vendetta, tu, usa la tua arma contro di me ancora una volta. Un altro colpo, non mi puoi ferire di più, mi strapperai a questo mondo ma almeno sarò libero, e bestie come voi non potranno più toccarmi. Un altro passo, ti mostro il mio petto, affonda la lama, forse arriverai al cuore ma il tuo di cuore non lo troverà mai nessuno, forse non lo hai mai avuto. Ecco, sono caduto, tu colpisci ancora mentre io, io chiudo gli occhi, piano, e guardo le stelle rosse illuminare il mio buio. Il torero si chinò sul corpo del toro, ormai vinto dalla morte, e tagliò le orecchie dell’animale, in un gesto di trionfo, illudendosi di aver vinto lui.
