MAGICO SETTEMBRE
Settembre, il mese che lascia una stagione e ne apre un’altra, mi ha fatto tornare in mente questa canzone, questo film, questi attori e questa voce.La storia di due anime malinconiche, che la vita ha lasciato sole e che si incontrano per caso in uno dei luoghi più simbolici del mondo, una stazione di treni. Questione di attimi e ti puoi perdere. O trovare. Appeso a un filo è l’inizio di qualcosa che può essere tutto o niente. O peggio, poco. E’ il gioco della vita. E da lì, da quella stazione, il caso, la speranza, il timore, accompagnano i due protagonisti, un uomo e una donna che in comune hanno nulla se non la perdita dei rispettivi precedenti amori, e la nostalgia di altri giorni, lontani, perduti. Anouk Aimée, più che bella, incantevole e misteriosa, Jean-Louis Trintignant, maliconconico e affascinante, nel bianco e nero dell’incerto trovarsi, come settembre, alla fine e insieme all’inizio, forse, di qualcosa, lasciano che il destino, piano piano, a piccoli passi, con pudore e timidezza quasi, faccia il suo corso. Il film non dice come finirà la storia, ma non importa. Finirà come ognuno di noi spera o teme che finisca. Siamo noi spettatori a scriverne la fine nella nostra immaginazione. “Un uomo e una donna”, di Claude Lelouch, che lo diresse ad appena 28 anni, premio Oscar, con le musiche indimenticabili di Francis Lai, qui con la voce incantevole di Astrud Gilberto. Era il 1969. “L’amour est bien plus fort que nous” (L’amore è tanto ma tanto più forte di noi). Magico settembre.
