SUICIDIO ASSISTITO: A FUTURA MEMORIA

SUICIDIO ASSISTITO: A FUTURA MEMORIA

Disperante è la levata di scudi degli ultracattolici contro la sentenza della Corte Costituzionale che apre uno spiraglio di laica civiltà all’idea di poter metter liberamente fine ai propri giorni di sofferenza. A volte, nonostante i piccoli progressi e le timide aperture di questo o quel papa, la religione cristiana sembra essere l’esatto contrario di quella misericordia che ne dovrebbe costituire le fondamenta. Sostenere in questa epoca di informazione globale che la vita sia intoccabile in quanto “dono di Dio” suona come una bestemmia. La vita è il prodotto dell’incontro assolutamente casuale di un ovulo con uno spermatozoo, perchè se così non fosse il padreterno dovrebbe spiegarci come gli sia venuto in mente di “donare” qualche mese o qualche anno di atroce sofferenza a milioni di bambini sparsi per il mondo. Basta con queste stupidaggini, che i credenti professino pure liberamente le loro idee ed i loro dogmi per ciò che li riguarda ma non si sognino neppure di interferire con un progresso civile e sociale già fin troppo lento e complicato.La vita è mia e soltanto io posso decidere fino a che punto essa sia degna di essere vissuta, e se non fossi irreversibilmente più in grado di decidere significherebbe che quel punto è già arrivato. Affido queste mie parole alle memorie di Facebook e di Alganews, potrebbero tornare utili per dimostrare il mio totale sostegno al suicidio assistito semmai un giorno dovessi trovarmi io stesso nelle condizioni di DJ Fabo, di Piero Welby e di tanti altri.