IL VOTO A SEDICI ANNI? NO. A MENO CHE…
adesso vorrebbero dare il diritto di voto ai sedicenni. Lei che ne pensa? sono anni che si vorrebbe dare il diritto di voto ai minorenni. Adesso sembano d’accordo tutti i partiti, convinti magari di poter guadagnare voti, rivolgendo ai giovani le loro promesse. Ma siamo sicuri che sia un bene? Secondo me no. A sedici anni si è ancora immaturi, e con questi refoli di personalismi in politica, vediamo Renzi o Salvini, condizionare i giovanissimi sarebbe a mio parere molto facile. Certo, qualcuno dirà che a sedici anni si vota già in Austria, in Scozia, In Brasile ed in Argentina, e che quindi non saremmo i primi. Però a quel punto perchè non far scendere anche la maggiore età con tutto quel che ne consegue? Ovvio, se si è maturi a sedici anni per esercitare il sacrosanto diritto di voto, lo si deve infatti essere anche per assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Sono in molti a sostenere quindi che per un esercizio così importante come quello del voto, i 18 anni siano il minimo sindacale. Non solo: proprio per questa importanza civile e democratica, sempre più persone chiedono di continuare a rendere il suffragio universale, previo però un esame da sostenere ad ogni elezione politica, per valutare il grado di preparazione di ogni cittadino chiamato al voto. Una sorta di patentino come per le auto, insomma, ottenuto dopo aver risposto ad un questionario su domande di cultura generale e di politica, che valuti la preparazione degli elettori, per evitare che basti un comizio con slogan indovinati per mettere la croce su questo o quel partito. Come vede, si passa da un estremo all’altro. Per quanto riguarda dunque il voto a sedici anni, ipoteticamente va bene ma contemporaneamente bisognerebbe allora abbassare anche la maggiore età. E, personalmente, sarei anche d’accordo sull’esame di cultura generale. A naso, finirà che non se ne farà niente, mi creda.
