NON E’ IL CROCEFISSO A FARE LA DIFFERENZA. MA L’EDUCAZIONE E IL RISPETTO

NON E’ IL CROCEFISSO A FARE LA DIFFERENZA. MA L’EDUCAZIONE E IL RISPETTO

Ho insegnato sempre nella scuola pubblica. In 40 anni e passa ho cambiato diversi istituti scolastici e anche regione. Ho trovato aule col crocifisso appeso dietro alla cattedra e aule senza. Così come aule fatiscenti e altre di nuova costruzione. La presenza o l’assenza del simbolo cristiano non ha mai costituito un problema(nessuno ne ha mai chiesto la rimozione). Né è stato vissuto come senso identitario o di appartenenza dal quale prescindere. Negli ultimi decenni ho avuto bambini africani, albanesi, bulgari, ucraini, russi, peruviani, colombiani, indiani.Bambini intelligenti curiosi belli.Al pari e anche più dei bambini italiani. La stessa voglia di conoscere il mondo.La stessa voglia di condividere il loro mondo. Fatto di gioco simbolico, attività didattiche mirate e libere, letture di testi semplici e di immagini, drammatizzazioni di racconti e favole. Attività grafico-pittorico-manipolative. Musica. Gioco libero all’aperto.Condivisione del vissuto personale. La gioia dello stare insieme è stato il collante di quei momenti irripetibili. La condivisione della quotidianità l’essenza stessa della frequenza scolastica.Lo scambio, un arricchimento interiore. Il rispetto delle regole,della disabilità, della diversità intesa come tradizione cultura lingua religione, così come la tolleranza per chi la pensa diversamente da noi,il punto di partenza.Su cui costruire tutto il resto. Giorno dopo giorno.Con umanità e infinito amore.E pazienza. Tanta pazienza. Tutto questo con o senza crocefisso alla parete. A fare la differenza sempre, l’educazione e il rispetto. Tutto il resto è solo stupida strumentalizzazione politica