ADDIO A GIORGIO SQUINZI, PATRON DELLA MAPEI E DEL SASSUOLO-CALCIO
Imprenditore, ex presidente di Confindustria, patron del Sassuolo calcio e molto altro ancora, Giorgio Squinzi aveva 76 anni. Se n’è andato ieri, dopo una lunga malattia, all’ospedale San Raffaele di Milano dov’era ricoverato da qualche settimana. Nei numerosi messaggi di cordoglio inviati alla moglie Adriana e ai due figliviene ricordato come un visionario, un sognatore.L’ultimo grande imprenditore che sapeva mescolava affari passione e cuore in ugual misura. Uno dei suoi maggiori vanti ‘non aver mai licenziato nessuno’. Tracciarne un profilo senza trascurare particolari importanti della sua attività imprenditoriale e sportiva è impresa davvero ardua. Bergamasco di nascita, classe 1943, dopo una laurea in Chimica alla Statale di Milano, decide di seguire le orme paterne nell’azienda di famiglia, la Mapei. Dal padre Rodolfo eredita la passione del lavoro e quella dello sport, del ciclismo in particolare e del calcio. Alla sua morte Giorgio è a capo dell’azienda che nel giro di pochi anni da familiare si estende prima in campo nazionale e poi internazionale. Il punto di svolta la posa dei pannelli di calcestruzzo prefabbricato che fanno della Mapei la principale leader nei prodotti dell’edilizia. Nella seconda metà degli anni ’90 l’ingresso in azienda dei figli Marco e Vittoria segnerà un nuovo capitolo nella storia della Mapei, i dipendenti da poche centinaia diventeranno negli anni oltre 10mila in tutto il mondo. Un’impresa partita dal nulla diventata poi una potenza globale, grazie al fiuto imprenditoriale di quel cavallo di razza che è stato Squinzi. Commendatore, vicepresidente per 12 anni degli industriali con delega alla ricerca e all’innovazione, nel 2012 viene nominato presidente di Confindustria, carica che ricopre fino al 2016. E’ stato anche presidente di Federchimica e vicepresidente di Assolombarda. Numerosi e diversificati i ruoli rivestiti. In campo nazionale e internazionale.Ma è soprattutto nello sport che riversa tutta la sua carica passionale coltivata fin da giovanissimo, a fianco del padre Rodolfo. Per decenni l’azienda sarà uno dei principali sponsor con la Mapei-Quick Step di una squadra ciclistica. Ma è il calcio a far battere il cuore del giovane Giorgio, la bandiera rossonera del Milan in particolare. Con un occhio benevolo verso il Sassuolo che milita in C2. La squadra è in sofferenza, necessita di un programma di risanamento e Squinzi è in prima fila in questo nuovo progetto.Dopo qualche anno il Sassuolo conquista la serie B. Impensabile fino a qualche anno prima. Impensabile per tutti. Tranne che per il sognatore. Che aveva l’ambizione di non porsi mai limiti. Nell’industria come nel calcio. Oggi il Sassuolo milita meritatamente in serie A. Un salto senza precedenti, arrivare alla C2 alla A e a classificarsi addirittura per l’Europa League. Un sogno sfiorato per ‘il Dottore’ che però è riuscito a portare la sua squadra tra le grandi del campionato. E a darle, fatto rarissimo tra le squadre tricolori, uno stadio di proprietà: il Mapei Stadium. Lunedi alle 14,45 nel Duomo di Milano, i funerali. Rinviata, per lutto,al 18 dicembre,la partita Brescia-Sassuolo, anticipo di Serie A in programma domani sera alle 20.45
