A SCUOLA CON LO SCUOLABUS A PEDALI, PROGETTO SEMPLICE MA DI GRANDE EFFETTO

A SCUOLA CON LO SCUOLABUS A PEDALI, PROGETTO SEMPLICE MA DI GRANDE EFFETTO

In Francia è stato lanciato da un giovane universitario Amaury Piquiot, un progetto grazie ad una raccolta di fondi attraverso il crowdfunding. Si tratta di uno scuolabus a pedali. Il tutto consiste nel prelevare direttamente da casa i bambini che devono recarsi a scuola e di farli giungere a destinazione con un mezzo particolare, un autobus a pedali che riesce a creare un’atmosfera simile a quella che si ritrova nei luna park. Un modello nuovo di locomozione che viene utilizzato da diversi comuni della Francia e, laddove le amministrazioni comunali decidono di fare un piccolo investimento, diventa addirittura gratuito per i bimbi che ne usufruiscono. Anche in Svezia il servizio viene offerto a tutte le famiglie che hanno figli piccoli e che frequentano l’asilo. In Italia lo scuolabus è partito in alcune città come: Torino, Milano e Roma e sta ottenendo successo anche per l’effetto a catena che genera il suo utilizzo. A Milano precedentemente si era già creato, grazie al volontariato da parte di nonni pensionati il piedibus. Una sorta di serpentone, dove i bimbi possono recarsi a scuola accompagnati e vigilati dai nonni che si trasformano in “capo carovana” e che li aiutano nell’attraversamento delle strade vigilando sulla loro incolumità fino a quando giungono a destinazione. Questi modi alternativi per recarsi a scuola danno numerosi vantaggi, primo fra tutti quello di alleggerire il compito dei genitori che prima di recarsi a lavoro hanno l’onere di accompagnare i figli a scuola. Questo genera un caos tremendo in strada, parcheggi selvaggi e inquinamento sia acustico che dell’aria che è già inquinata di per sé. Le scuole diventano così la sfilata di suv e mezzi ingombranti che creano ingorghi al traffico cittadino. In secondo luogo attraverso questo sistema i bambini hanno occasione oltre che di socializzare tra loro, anche di sensibilizzarsi alla cura dell’ambiente. Mai come in questi ultimi tempi il discorso clima ambiente è diventato importante, forse si inizia a prendere coscienza di quanto sia importante l’aria che respiriamo e che si ritroveranno, loro malgrado, a respirare i bambini che arriveranno domani. Non è da sottovalutare neanche l’attività fisica che i bimbi fanno divertendosi. Inoltre in tempi di mancanza di lavoro, questo sarebbe un sistema per impiegare tante persone che un lavoro lo hanno perso, ricoprendo un ruolo che oltre ad essere un impiego consente di migliorare le condizioni di vita un po’ a tutti. I bambini che ne usufruiscono sono entusiasti di questa cosa, andare a scuola e fare ritorno a casa con questo mezzo consente loro di vivere questi due momenti in modo rilassato e rende il recarsi a scuola meno pesante del solito. Un modo per non isolarsi e per dare un senso differente alle giornate scolastiche. Lo scuolabus infatti può contenere fino a dodici bambini ed ha un meccanismo di pedalata assistita che rende meno gravoso il compito per il ciclista che lo conduce. Una mobilità sostenibile e un ottimo incentivo anche in Italia per potenziare la rete delle piste ciclabili. Ora resta solo da verificare se temi come ambiente, clima e qualità della vita non restino solo parole e passino a realizzazione completa dei buoni propositi di cui tanto ci fregiamo. Opportunità da non lasciarsi sfuggire se solo pensiamo alle ingenti quantità di denaro investite in cose di poco conto, o a quelle che non giungono mai a destinazione, restando imbrigliate tra complesse burocrazie e voglia di arricchimento personale. Speriamo che per questo progetto le cose imbocchino strade differenti e si pedali nella giusta direzione, dato che di viaggi verso il nulla ne abbiamo fatti già abbastanza…