NOBEL PER LA LETTERATURA, POLEMICHE E DINTORNI
Ogni volta che viene assegnato il premio Nobel per la letteratura mi sento ripetere sempre la stessa storia. Chi non lo ha vinto, chi avrebbe dovuto, chi lo ha sfiorato, chi è morto un mese prima sennò glielo avrebbero dato. Ma soprattutto mi accorgo che tutti vorrebbero che il Nobel fosse assegnato ad autori famosi. Quelli che vendono, quelli che “fanno” gli scrittori. E ostinatamente a Stoccolma se ne guardano bene. Ostinatamente premiano gente che non vende (quasi sempre), gente che non racconta storie facili e accattivanti, gente che non lo sa neanche che potrebbe vincerlo. E ogni volta tutto il castello della letteratura spettacolo si accartoccia di fronte a questo. Peter Handke peraltro aveva dichiarato pubblicamente che il Nobel andava abolito. Perché era inutile. E invece glielo hanno dato. Non gliel’hanno giurata dicendo: questo mai. Lunga vita a gente libera, indifferente alle mode, al mercato e alle banalità contemporanee. Forse sono rimasti gli ultimi a credere fermamente nella letteratura. E solo in quella.
