UN BICCHIER D’ACQUA IN UNA TEMPESTA

UN BICCHIER D’ACQUA IN UNA TEMPESTA

Voglio darvi una notiziona in anteprima, roba che se non prendo il Pulitzer quest’anno sporgo querela: I SERVIZI SEGRETI FANNO COSE SEGRETE! Eh, vi ho tolto il fiato… Lo sapevo. Poi, con calma, andatevi a studiare le cronache degli ultimi settant’anni. Magari vi cadrà l’occhio su nomi come quello di Enrico Mattei precipitato con l’aereo ENI a Bescapè, o del Generale James Lee Dozier rapito dalle Brigate Rosse, o di Ali Agca che sparò al papa, o di Abu Abbas a Sigonella, o del generale Gianadelio Maletti fatto fuggire in Sud Africa, o del rapimento dell’imam di Milano Abu Omar… L’elenco di operazioni illegali consumate sul suolo italico con o senza il benestare del governo è sterminato, antidemocratico e spesso sanguinoso. I servizi segreti dei paesi alleati, e qualche volta anche non alleati, collaborano da sempre per raggiungere scopi politici a vantaggio di qualche parte politica. Mi fanno ridere le finte verginelle che si stracciano le vesti tentando di montare un caso perchè forse Trump è riuscito ad ottenere un aiutino per la sua campagna elettorale, eppure una platea di sempliciotti sta davvero aspettando con trepidazione le spiegazioni di Conte davanti al Copasir. “Parlateci di Bibbiano e anche degli 007″… tutto fa brodo.