E’ PER QUESTO CHE L’ITALIA FA ACCORDI CON I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI LIBICI?

E’ PER QUESTO CHE L’ITALIA FA ACCORDI CON I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI LIBICI?

L’Italia da Gentiloni e Minniti a oggi ha  trattato e tratta con i trafficanti di esseri umani libici. Con i nostri soldi si sono finanziati i lager libici in cui si tortura, stupra, uccide, schiavizza decine di migliaia di ragazze e ragazzi migranti. Un indizio importante ce lo fornisce la vicenda di Bija, il trafficante presente alle trattative in Italia sulla questione migranti. Una buona parte della fortuna di Bija arriva dalla sua appartenenza alle guardie pagate per garantire la sicurezza nei campi petroliferi della zona, le “Petroleum Facilities Guard” per l’appunto. In un contesto come quello della Libia post Gheddafi, chi riesce ad avere la responsabilità di mettere in sicurezza i giacimenti di petrolio acquisisce un prestigio ed un potere sempre più forti. A capo delle Petroleum Facilities Guard di Zawiya, che ad un certo punto possono contare su almeno duemila miliziani, vi èMohamed Khushlaf: come spiega la giornalista Nancy Porsia sulThe Post Internazionale, quest’ultimo è il nome di battaglia diAl Qasseb, il quale fa parte della stessa tribù di Bija. Al Qasseb domina il contesto di Zawiya assieme alla sua tribù aiutato proprio da Bija, oltre che da un parente a lui stretto: l’avvocatoWalid Khushlaf. In questo modo, la tribù controlla sia il petrolio così come anche il porto di Zawiya: da qui arriva il forte peso economico e politico della famiglia a cui appartiene Bija. E lui, nel frangente, inizia a mettere le mani anche sul traffico di esseri umani. Le Petroleum Facilities Guarda proteggono i campi petroliferi dagli assalti dell’esercito antigovernativo del generale Haftar protetto da Francia, Egitto e altri paesi arabi.  Questi campi sono gestiti  dalla Mellitah Oil e Gas BV, una joint venture tra NOC e l’italiana ENI. Si tratta di fatto della più grande compagnia petrolifera in Libia, che produce 600.000  barili al giorno di petrolio greggio, gas naturale, gas condensato: propano, butano e nafta, oltre a una produzione giornaliera di 450 tonnellate di zolfo. Sulla pelle dei migranti e con i nostri soldi?