IL CANADA HA SCELTO. IL POTERE RESTA A TRUDEAU

Con meno consensi rispetto a quattro anni fa, resta al potere Justin Trudeau. Questo il risultato delle elezioni parlamentari che vedono il primo ministro uscente di nuovo al suo posto ma con una vittoria dimezzata e con la necessità di avere il sostegno di almeno un altro partito per approvare qualsiasi legge e mantenere la fiducia della maggioranza nella Camera dei Comuni. Durante i primi anni dalla sua nomina Trudeau si era fatto apprezzare e aveva ricevuto consensi internazionali, raggiungendo buoni risultati economici, con investimenti infrastrutturali e una diminuzione della disoccupazione ma negli ultimi mesi una serie di scandali aveva minato l’immagine che si era inizialmente costruito. Il Partito Liberale di Trudeau ha raggiunto la vittoria con il 33 per cento dei voti mantenendo156 seggi, 28 in meno rispetto il 2015 e perdendo la maggioranza assoluta per 14 seggi. I Conservatori di Andrew Scheer hanno ottenuto 122 seggi mentre il Partito Democratico con alla guida Jagmeet Singh si sono assicurati 24 seggi. Sorprendente il risultato di Bloc Québécois, il partito nazionalista di sinistra dei francofoni del Québec con Yves-François Blanchet come leader che hanno raggiunto il 7,9 per cento dei voti conquistando 32 seggi. È andato male invece per il Partito Popolare Canadese, di destra radicale che non ha eletto nemmeno il suo leader. Ora Trudeau ha il compito di scegliere con chi deciderà di formare il governo. Per i canadesi è abbastanza insolita la soluzione con la coalizione, e se non viene raggiunta la maggioranza si costituisce un governo di minoranza con l’appoggio esterno dei partiti. Sicuramente un’alternativa dall’esito incerto. Così Trudeau afferma di non voler formare un governo di coalizione e intanto va avanti nella realizzazione del gasdotto Trans Mountain. “I canadesi hanno inviato un messaggio chiaro. – ha proclamato Trudeau alla sua prima conferenza stampa mentre elencava alcuni degli obiettivi primari del governo, come i cambiamenti climatici e l’accessibilità economica – Vogliono che i parlamentari lavorino insieme in Parlamento per combattere i cambiamenti climatici e contribuire al costo della vita. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro”. Ha aggiunto che cercherà di presentare al paese il nuovo governo il giorno 20 novembre e aggiunge: “Mi prenderò il tempo necessario per riflettere davvero sul modo migliore di servire i canadesi e lavorare con gli altri partiti”.