TRUMP CONFERMA: AL BAGHDADI SI È FATTO ESPLODERE PER EVITARE LA CATTURA

TRUMP CONFERMA: AL BAGHDADI SI È FATTO ESPLODERE PER EVITARE LA CATTURA

Il presidente americano Donald Trump ha confermato la morte del leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi, ucciso nel corso di un raid americano in Siria.Il capo della Casa Bianca ha dato l’annuncio nel corso di una conferenza stampa alla Diplomatic Reception Room della Casa Bianca. “Al Baghdadi si è fatto saltare in aria e ha portato con sé anche tre dei suoi figli”. Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump, parlando dalla Casa Bianca, dicendo che “bisogna dirlo perché tutti i suoi seguaci devono saperlo”. Il terrorista pensava di rifugiarsi in un tunnel ma è rimasto intrappolato in un vicolo cieco. Trump ha seguito in diretta lo sviluppo dell’operazione militare dalla Situation Room della Casa Bianca insieme al vice Mike Pence, il consigliere per la sicurezza nazionale Robert O’Brien, il segretario alla Difesa Mark Esper, il capo di stato maggiore interforze Mark Milley e il vice direttore per le operazioni speciali Marcus Evans. Il Tycoon ha rivelato che il nascondiglio di al Baghdadi era stato scoperto nel periodo in cui era stato deciso il ritiro dei soldati dalla Siria.Donald Trump ha inoltre descritto il leader dell’Isis come “un uomo malato e depravato, violento ed è morto come un codardo, come un cane, correndo e piangendo”. Con al Baghdadi si trovavano anche due sue mogli che indossavano giubbotti esplosivi, ma non sono stati azionati e comunque sono morte nell’esplosione. Prelevati undici bambini dalle Forze Usa dal compound di al Baghdadi. C’è inoltre la conferma del dna ha confermato Trump: “I risultati dei test del Dna hanno confermato che il corpo è il suo, che sono stati eseguiti sul posto del raid dai tecnici che erano con i nostri militari”. “I nostri soldati hanno dovuto rimuovere le macerie per arrivare al suo corpo perchè con la sua esplosione era crollata la galleria dove si trovava”. Trump ha lodato ed esaltato l’importanza dell’aiuto della Turchia. “La parte più difficile della missione è stata arrivare e andare via”. “Abbiamo informato la Turchia, sono stati eccezionali, abbiamo sorvolato parte del loro territorio”. Ed ha spiegato che l’operazione è stata resa possibile da una felice collaborazione internazionale: “Questo raid è stato impeccabile ed è stato reso possibile grazie all’aiuto della Russia, Siria, Turchia e Iraq e anche dei curdi siriani”. Non si è risparmiato in critiche verso il vecchio continente: i “Paesi europei sono stati una grande delusione” nella lotta all’Isis. Trump ha puntato il dito in particolar modo verso i Paesi europei che non vogliono farsi carico dei loro combattenti Isis catturati in Siria. “I miei hanno fatto un sacco di telefonate dicendo, prendetevi i vostri combattenti Isis”, Trump si è espresso contro Francia, Germania e Regno Unito. L’operazione è avvenuta con otto elicotteri: “Siamo atterrati con otto elicotteri e all’arrivo non sono entrati dall’ingresso principale perché sapevano che c’era esplosivo”. Ha inoltre sottolineato la particolarità che l’operazione presentava momenti pericolosi proprio nell’atterraggio e nella ripartenza in elicottero: “Nel volo di un’ora e 10 minuti stavamo sorvolando una zona pericolosa”. Non ha voluto però rispondere a chi gli chiedeva dove l’elicottero sia atterrato al ritorno, limitandosi a dire che è rientrato in un Paese amico. “Nel nostro raid contro Abu Bakr Al Baghdadi sono stati uccisi molto combattenti dell’Isis”. Ed aggiunto che “nel tunnel era rimasto solo Baghdadi, tutti i suoi seguaci sono stati uccisi o si sono arresi”. Il raid era in preparazione da tre giorni, e Trump conferma che nessun militare delle Forze Usa è rimasto ferito, nonostante ci siano stato le sparatorie. “Non siamo entrati dalla porta principale, come avrebbe fatto una persona normale”. La missione dimostra che “quando usiamo la nostra intelligence in modo corretto, è fantastica”. Nell’azione  delle Forze speciali Usa, dove il livello di fuoco era altissimo, l’unico a rimanere ferito un cane usato dai militari nell’operazione. “Da non credere” dice stupefatto Trump. “Un cane bellissimo, di grande talento, è stato ferito e lo abbiamo riportato indietro”. Ha inoltre raccontato che nell’azione è stato impiegato anche un robot per andare nei tunnel in via precauzionale: “abbiamo ricevuto informazioni minuto per minuto. Poi ci hanno detto che era rimasta un’unica persona nel compound che stava scappando in un vicolo cieco”. Trump ha inoltre spiegato di non aver avvertito la speaker della Camera Nancy Pelosi prima del raid per precauzione e per non alimentare la fuga di notizie che, come sostiene: “Washington è regina nella fuga di notizie, non ci siamo fidati a notificare fino a quando non eravamo fuori. Immaginate se ci fossero state fughe di notizie e le nostre truppe fossero finite nei guai”. “Io voglio che i nostri soldati tornino a casa”, ha poi avvertito il presidente Usa. “La Siria e la Turchia devono decider per conto loro, non vogliamo tenere le nostre truppe lì per anni”. Parlando del ritiro Usa dalla Siria, il tycoon ha spiegato di non voler “fare la guardia a Turchia e Siria per il resto della nostra vita”. “Metteremo al sicuro il petrolio che c’è in alcune zone”, ha aggiunto il presidente, sottolineando gli “incredibili” costi di una presenza Usa in Siria. Ha nominato anche Bin Laden riferendo che anche se “è stato un obiettivo importante, credo che al Baghdadi sia ancora più importante, un uomo che aveva costruito un intero Califfato”.Bin Laden era il leader di al Qaida ed è stato ucciso in un blitz americano nel 2011 durante l’amministrazione Obama.Il presidente degli Stati Uniti ha rivendicato di aver “cancellato al cento per cento il califfato” di al Baghdadi, ed ha definito i sostenitori del ‘califfo’ dei “perdenti” che “in alcuni casi erano dei burattini molto spaventati, in altri casi degli assassini spietati”.Come ha rivelato Trump: “Conosciamo già il successore del leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi, è già nei nostri sistemi”.E conclude: “Il terrorista voleva rifondare lo Stato islamico, la sua uccisione è stata importante”. Si tratta di un grande successo per la pace mondiale secondo il presidente statunitense: “Ora il mondo è un posto più sicuro”.Soddisfatto il ministro della Difesa americano, Mark Esper, che in un’intervista a Abc, afferma“Un grande giorno per l’America e per il mondo. Il presidente ha assunto una decisione coraggiosa nel lanciare il raid e le nostre truppe l’hanno eseguita in modo brillante”. Al livello internazionale adesprimere soddisfazione è il premier israeliano Benyamin Netanyahu che si è congratulato con il presidente Trump “per l’impressionante successo che ha reso possibile l’eliminazione del capo dell’Isis al Baghdadi”. Inoltre aggiunge: “Questo illustra la nostra comune determinazione, degli Usa e di tutti i paesi liberi, nel combattere le organizzazioni e gli stati terroristici. Questo successo è un punto di riferimento importante ma la campagna ancora non è conclusa”.