LEGGERE LIBRI PER STRADA AGLI SCONOSCIUTI. UN MODO PER RICREARE RELAZIONI UMANE

LEGGERE LIBRI PER STRADA AGLI SCONOSCIUTI. UN MODO PER RICREARE RELAZIONI UMANE

La nostra è un’epoca che dà sempre più importanza alla tecnologia, che in molti casi si rivela essere utile, anche se ci espone ad un prezzo da pagare che diventa giorno dopo giorno sempre più alto. Non ci rendiamo conto o forse si, ma ancora in pochi ,di quanto tutto questo affidarsi alle utili app, alle chat, alle vetrine mediatiche di esposizione attraverso selfie e post creati per l’occasione, ci privi del contatto umano, del dialogo, dell’espressività, della cultura. Deve aver pensato a questo o a molto altro Chiara Trevisan quando ha deciso che il suo ufficio fosse itinerante, unica condizione il raggiungimento del luogo attraverso la sua bici ed il carretto di libri che trascina con sé. Un angolo di mondo che si illumina per un po’ e regala attraverso la lettura che lei stessa fa di libri a chi sceglie di accomodarsi accanto a lei e di ascoltarne la narrazione. Chiara infatti, a chi si avvicina alla sua postazione, chiede di scegliere tra cinque libri, quelli che il “cliente” trova più affini a se, al momento che sta vivendo, alle emozioni ed alle parole che vorrebbe sentirsi dire. Solo dopo la scelta, Chiara dà il via alla lettura di un brano tratto appunto dai libri scelti. Non solo libri ma anche letture di frasi che stanno dentro ad una grande scatola che Chiara porta con se in giro per le strade del mondo. Una coccola per chi ne ha bisogno, uno spazio di tempo che si ferma intanto che il mondo continua a correre, ma anche un’accoglienza sempre a base di sorrisi e disponibilità, qualcosa che sempre più pare mancare nelle giornate tutte uguali che si vivono nelle nostre città. Chiara Trevisan, 46enne torinese, si definisce “artista di strada, autrice di spettacoli e attrice, professionista da 17 anni, laureata in Lettere, specializzata in performance per un ospite alla volta”, e di mestiere legge libri agli sconosciuti. Inusuale forse ma importante indubbiamente questo modo per riallacciare relazioni tra le persone Un faro che porta luce in tempi attraversati da intolleranza ed odio, non una professione svolta tra quattro mura ma al servizio di chiunque abbia voglia di azzerare la freddezza e scaldare l’anima con l’ascolto di parole che fanno bene. Diventare gli occhi di qualcuno per un po’, colorare le emozioni attraverso la voce, diluire il tempo che ci attanaglia, sono benefici a cui non pensiamo mai. Tutto questo può essere ripagato con un’offerta al termine della lettura stessa, nessun tariffario, nessuna esosa pretesa per far rivivere ciò che abbiamo dimenticato: la cultura e la sua importanza. In pochi attimi non si è più sconosciuti ma si entra in empatia con qualcuno che non si limita ad assecondare le richieste ma insegna quanto basti poco per fermarsi e creare un minimo di rapporto umano. Qualcosa che una volta si faceva anche come volontariato presso le strutture che ospitano gli anziani, o i non vedenti. Si faceva loro compagnia attraverso la lettura, li si trasportava lontano da quella stanza che dà conforto ma priva della libertà individuale. Si diventava artefici di voli della fantasia e si portava beneficio a chi magari non era più in grado di vedere bene o di abbandonare la sua sedia a rotelle o il letto in cui giaceva.Uno scambio emozionale che non impoverisce chi lo dona e fa bene a chi lo riceve, arricchendo l’anima di ascolto e racconti di vita oltre che di parole contenute nei libri.Qualcosa a cui bisognerebbe riaccostarsi per migliorare le vite altrui, ma anche le nostre. Un selfie in meno e qualche grammo di umanità in più: una semplice ricetta dai molteplici risvolti positivi.