IL DEPUTATO “BIGNAMI”

IL DEPUTATO “BIGNAMI”

Il signore che vedete, in una foto di qualche anno fa, ripreso sorridente vestito da SS è il deputato di Fratelli d’Italia che con il collega di partito Marco Lisei ha passato in rassegna le case popolari di Bologna per divulgare in diretta Facebook nomi e cognomi delle famiglie di origine straniera a cui erano stati regolarmente assegnati appartamenti. Una violazione pubblica della privacy che come ha detto l’avvocata Cathy La Torre, promotrice del network “Odiare ti costa”, assomiglia a quello che i nazisti facevano “Sulle case e i negozi degli ebrei affiggendo cartelli che potessero agevolarne il riconoscimento”. Si chiama Galeazzo Bignami. È probabile che la storia l’abbia studiata solo sul “Bignami”, i riassunti che una volta si passavano gli studenti poco volenterosi, altrimenti avrebbe saputo cos’è stato il nazismo, chi indossava quelle divise, cosa hanno fatto, le morti che hanno provocato e cosa significhi, anche oggi, comportarsi come loro. Al tempo della foto da SS disse che era per l’addio al celibato, come se festeggiare con gli amici il fatto di mettere su famiglia, di pensare magari ad avere dei figli giustificasse quell’abbigliamento e una festa con tanto di bandiere nazista e della Repubblica di Salò appese al muro. Ora che rischia da parte del Garante della privacy una sanzione che può arrivare a 20 milioni di euro e la richiesta di risarcimento danni da parte dei cittadini violati ha tolto il video da facebook senza sentire il dovere di chiedere scusa. Il deputato Bignami è pure lui “un Bignami”, compendio di quello che è l’Italia oggi. Un paese dove vivono persone che non hanno il coraggio di prendersi la responsabilità delle proprie azioni, pensano sia una goliardata vestirsi come chi ha fatto piombare l’Europa nel buco più nero della storia e causato milioni di morti e sia legittimo esporre alla gogna mediatica chi occupa legittimamente appartamenti.