GIORGIO DOVE SEI?
Il pranzo che ieri Papa Francesco ha offerto a 1500 poveri e l’incontro ieri sera tra fede e carità con Claudia Koll al Duomo di Salerno mi hanno riportato alla mente la figura di un clochard a me particolarmente caro: Giorgio. Negli anni in cui c’era la redazione del Corriere del Mezzogiorno a Salerno, in via SS Martiri Salernitani, mi capitava di incontrarlo quasi ogni giorno. Lui mi salutava con un aperto e cordiale “Ciao dotto’”, tra noi si era creato un rapporto umano che prescindeva dall’elemosina. Anzi Giorgio raramente chiedeva qualcosa e questo me lo rendeva ancora più simpatico. Ero io quasi ad insistere e lui ogni volta mi rispondeva con un sorriso riconoscente. Una volta ci intrattenemmo a parlare di noi, delle nostre famiglie, dei problemi.. lui mi confidò che aveva lasciato la madre in Puglia e aveva scelto una vita raminga senza certezze … solo per il gusto di essere libero e di non dipendere da nessuno. La notte dormiva alla stazione, di giorno girava tra il corso e le traverse adiacenti ed era benvoluto da tutti. C’erano persone che spesso gli preparavano cose da mangiare e gliele portavano. Ricordo anche che un anno a Natale mi sembrò naturale abbracciarlo per fargli gli auguri, lo sentivo come una persona di famiglia, un amico, un amico capace di ascoltarti e regalarti all’occorrenza una parola di sollievo o un consiglio. Un amico, in tempi di dominante superficialità e inaffettivita’, da tenere ben stretto. Nel 2015 la redazione di Salerno del Corriere del Mezzogiorno chiuse definitivamente e io da allora non ho mai più rivisto Giorgio. Non so se sia ancora a Salerno, se sia tornato dalla madre o abbia scelto altre località per vivere. Sarei curioso di saperlo, ci sono sere, quando torno a casa, che mi farebbe piacere sentire quel “ciao dotto’” che ha lo stesso potere terapeutico di una pacca affettuosa sulle spalle. Qualcuno ha notizie di Giorgio?
