LA BEFFA DEL RESORT DI RIGOPIANO. NESSUN COLPEVOLE
DI CLAUDIA SABAFarindola. 29 morti. Tutto archiviato. Come se nulla fosse mai accaduto.Richieste di aiuto inascoltate, telefonate deviate.Vite spazzate via quel 18 gennaio 2017, quando una valanga travolse il resort.Il gip del tribunale di Pescara, ha disposto ieri, l’archiviazione dei 22 indagati nell’inchiesta sul disastro dell’hotel Rigopiano.“Non si ritiene che gli elementi investigativi indicati negli atti di opposizione (in quanto irrilevanti) possano incidere sulle risultanze investigative, precise ed esaustive, raccolte dal pm, non potendo sminuire le considerazioni da questi assunte nella richiesta di archiviazione e condivise da questo giudice. Pertanto può affermarsi che le risultanze investigative non permettono di sostenere l’accusa in giudizio”.Archiviata anche la posizione di Daniela Acquaviva, funzionaria della Prefettura di Pescara, che aveva risposto telefonicamente al primo allarme lanciato dal ristoratore Quintino Marcella.Resta comunque indagata, ma solo per depistaggio.Alcuni legali dei familiari delle vittime si erano opposti, ma il gip ha respinto le opposizioni.29 persone sono morte.Perché chi doveva credere ad una telefonata ha risposto “senta, è da stamattina che gira voce che è crollato l’hotel Rigopiano.Abbiamo verificato. È tutto ok. Evidentemente le avranno fatto uno scherzo, la mamma dei cretini è sempre incinta!”I familiari delle vittime hanno manifestato tutto il loro dispiacere per le decisioni del Gip e “ pur rispettando e accettando tale dispositivo, ci sentiamo in dovere di continuare la nostra battaglia a sostegno dei familiari che ci hanno creduto e che si sono opposti alle richieste di archiviazione”, scrivono sul profilo Facebook dove si legge ancora “Per noi non è una sconfitta, perché leggendo bene le motivazioni, ci sono ottimi spunti giurisprudenziali per ritenere che le nostre idee sui fatti erano fondate”.Intanto, per ora, l’unico che ha pagato in questa triste vicenda, è il padre di una delle vittime.Condannato per aver portato fiori, sul luogo della tragedia.
