BUONGiORNO UN CORNO! GIOVEDI’ 5, BIBBIANO E I CINQUE STELLE …
Dopo la revoca degli arresti domiciliari deciso martedì dalla Cassazione, Andrea Carletti può tornare a fare il sindaco di Bibbiano. Secondo i giudici non c’erano le condizioni per il suo arresto. Il cosiddetto popolo del web ne aveva chiesto più volte il linciaggio in merito all’inchiesta sul presunto sistema illecito di affidi nel comune emiliano. Colpisce che Zingaretti abbia chiesto le scuse per gli attacchi contro il sindaco, denunciando questo modo indegno di fare politica. Il problema è che lui con chi ha inventato questo modo indegno di fare politica, Luigi Di Maio e i 5 stelle, oltre a farci politica ci fa il governo. E se non ci crede controlli sui giornali. Raggiunto un primo accordo sulla legge elettorale. I partiti della maggioranza hanno scelto il modello del proporzionale corretto. Il Pd ha detto no a un proporzionale puro e si è escluso dal raggio di azione il sistema maggioritario, compreso il doppio turno nazionale caro ai democratici. Lo scoglio è adesso la soglia di sbarramento. I partiti della maggioranza propendono per una soglia di ingresso sul 4-5 per cento. Ma trovano la comprensibile opposizione di Leu, che chiede di abbassare sensibilmente il livello. Secondo gli ultimi sondaggi abbassando la soglia a radice quadrata di 2 potrebbero farcela. Il giudice Andrea Nocera, fino all’altro ieri capo dell’Ispettorato del ministero della Giustizia guidato dal grillino Bonafede, ha lasciato l’incarico perchè inquisito dalla Procura di Napoli per una presunta corruzione. Avrebbe rivelato notizie su un procedimento penale in corso in cambio di alcuni biglietti per aliscafi e il rimessaggio di un gommone. Nocera era il responsabile degli ispettori ministeriali, chiamati a vigilare e indagare sulla correttezza del lavoro svolto negli uffici giudiziari da giudici e pm, anche per ciò che riguarda gli aspetti deontologici. Ma a inquietare l’opinione pubblica è il costo dei biglietti per gli aliscafi, visto che non basta più nemmeno uno stipendio ultra privilegiato per acquistarli. L’avvocato Carlo Taormina vuole pignorare la casa di Cogne dove il 30 gennaio 2002 Annamaria Franzoni uccise il figlio Samuele. Motivo: la Franzoni gli deve ancora una parcella da 275 mila euro, che arrivano a 470 mila compresa Iva, interessi e cassa previdenza avvocati. Il compenso per averla difesa fino al processo d’appello. Un compenso, diciamo così, che prescinde dal successo della linea difensiva di Taormina. Un compenso surreale che come le favole può trovare soddisfazione nel pignoramento del plastico che riproduce la casa utilizzato da Bruno Vespa per Porta a Porta. In Cina è impossible non metterci la faccia. Chiunque compri una Sim è obbligato a farsi scannerizzare il viso dall’operatore telefonico. Così il governo sa a chi appartiene ogni smartphone, principale canale di accesso a Internet. A Zhengzhou, capoluogo della provincia dello Henan nella Cina centrale, dal 1° dicembre è attiva la scansione facciale per accedere in treno o sulla metro. Nello Xinjiang la tecnologia di riconoscimento facciale è usata per spiare gli uighuri. Infine la città con più telecamere al mondo è la cinese Chongqing: 2 milioni e 600 mila, una ogni sei abitanti. Insomma non è un controllo soltanto di facciata quello delle autorità cinesi.
