CHI NON PAGA LE TASSE TRUFFA LA COLLETTIVITÀ, DICE MATTARELLA

CHI NON PAGA LE TASSE TRUFFA LA COLLETTIVITÀ, DICE MATTARELLA

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha usato l’aggettivo indecente per descrivere l’evasione fiscale: chi non paga le tasse truffa la collettività, addossaagli altri i costi della spazzatura che gli ritirano, della luce che illumina la sua strada, gli stipendi dei medici che lo curano, dei docenti che insegnano ai suoi figli. Eccetera. Chi evade le tasse è un ladro, e dato che a nessuno di noi che le tasse le dobbiamo pagare per forza fa piacere vederci dimezzato lo stipendio, per la pressione fiscale che deve compensare anche il loro furto, la loro condotta non ha nessuna giustificazione: se le aliquote sono uno scandalo, è perché loro, i ladri evasori, sottraggono la bellezza di 150 miliardi all’anno ai bisogni dello Stato. Ed è vero che si potrebbero risparmiare molti sprechi, ma neppure questo giustifica il furto di questa massa di persone. Ciò detto e ripetuto, indecente è anche una classe politica che questa gente blandisce o di cui ha paura, appena si parla di pos e pagamenti controllati insorgono i commercianti e non se ne fa niente, appena si parla di false seconde case per evadere l’Imu, di auto “aziendali” usate per la famiglia, appena si toccano gli interessi di qualche categorie c’è l’alzata di scudi: e dato che in Italia c’è un voto per qualcosa ogni tre mesi, i partiti temono la forza elettorale di queste persone. E fanno marcia indietro. Indecente: perché non si tutelano quelli che rubano alla collettività, un politico decente dovrebbe tutelare chi le tasse le strapaga. E chi le tasse le strapaga dovrebbe iniziare a non votare più chi protegge i ladri.