BUONGIORNO UN CORNO! VENERDI’ 13, IL DOLO DI BONAFEDE …
        We shall never surrender, ha tuonato nella notte Jeremy Corbyn da Dunkerque, dove è asserragliato in un bunker insieme ai suoi fedelissimi, Charles Dickens e Alfred Hitchcock. Binocolo a tracolla e pantaloni alla zuava modello Capannelle ne I Soliti ignoti, ha già annunciato che opporrà una strenua resistenza alla Brexit ma forse anche no coerentemente con la sua campagna elettorale. Prima di ieri gli imputavano di essere lontano dagli elettori sotto i trent’anni ma con una prova d’orgoglio ha dimostrato di essere lontano anche da quelli sopra i trenta, sopra i quaranta, sopra i cinquanta, sopra i sessanta e sopra i settanta. La dimensione della sua disfatta è data dal fatto che Boris Johnson non l’ha nemmeno insultato dopo la vittoria. “Se non si dimostra il dolo, il reato è colposo”. Gaffe di Bonafede in tv. Una dichiarazione del tutto errata dal punto di vista tecnico-giuridico che ha fatto infuriare gli avvocati italiani. Tali errate affermazioni, hanno spiegato i penalisti, sono state poste a sostegno dell’opportunità della riforma della prescrizione. Va rilevato che Bonafede è tra l’altro avvocato. Il dolo, secondo il codice penale italiano, rappresenta il criterio tipico di imputazione, mentre la colpa rappresenta l’eccezione, con la conseguenza che di colpa si risponde solo nei casi espressamente previsti dalla legge. E’ un triste destino che al vertice delle istituzioni italiane siedano persone diversamente competenti. Nel 2001 Mariastella Gelmini, la forzitaliota poi ministro della pubblica istruzione, quella del “tunnel dei neutrini” sotto al Gran Sasso, da Brescia, dove viveva e lavorava, preferì recarsi a Reggio Calabria per sostenere l’esame da avvocato perché al nord la percentuale di promossi era il 30% contro il 90% della città calabrese. E c’è davvero poco da scherzare, questa gente decide della mia e vostra vita quotidiana nello stato italiano, non fa ridere, fa proprio piangere. “Venti di burrasca e raffiche di tempesta”. Le previsioni del tempo hanno convinto, nella serata di ieri, la sindaca di Roma Virginia Raggi a chiudere per oggi le scuole, i parchi e i cimiteri. Per il momento non si segnalano grandi disagi ma secondo le previsioni dei meteorologi nelle prossime ore, e a ridosso del weekend, è previsto l’arrivo della tempesta di Santa Lucia, una bufera che attraverserà l’Italia da Nord a Sud. Tutto procede quindi secondo i piani, il generale Inverno spazzerà via quel che resta della Capitale. D’altronde molte volte la Raggi si è lamentata che non può fare tutto da sola. Il 40% degli italiani spera che questo governo cada e che si torni alle urne. Lo ha rivelato l’ultimo sondaggio realizzato da Emg Acqua per Agorà. Un altro 10% si augura che cada ma che “se ne formi un altro senza tornare alle elezioni”. Il 38% vorrebbe invece che il Conte 2 andasse avanti fino alla fine della legislatura. Il 12%, che in questa sostanziale parità sarebbe decisivo in caso di ritorno alle urne, ha preferito non rispondere. Sono quei deputati del Movimento 5 Stelle che cercano di capire come vendere cara … la pelle. Gli italiani che vivono in solitudine sono otto milioni e mezzo. Vedovi per il 40%, separati per il 21%, celibi o nubili per il 39%. Nel 2011 le persone sole erano 7 milioni e mezzo. Nel 1971 2 milioni. Si è più soli nelle regioni più ricche: Piemonte, Lombardia, Veneto e Lazio. Nel sud d’Italia meno ricco invece, dove resiste il valore della famiglia e le tradizioni che conducono i parenti a riunirsi soprattutto in occasione delle festività natalizie, l’individuo si percepisce meno abbandonato e dovrà darsi veramente molto da fare per riuscire a eliminare tutti i parenti prima di Natale per renderlo davvero sereno. Il vocabolario americano Merriam-Webster ha scelto “they”, “essi” o “loro”, come parola dell’anno. Nel 2019 le ricerche relative a “they” si sono triplicate per il fatto che in molti contesti, soprattutto negli Stati Uniti, il pronome della terza plurale è stato scelto per indicare esseri umani che non desiderano essere qualificati né come maschi né come femmine oppure che desiderano essere considerati sia maschi che femmine. In Svezia c’è una proposta di legge per abolire maschile e femminile dalla grammatica e lasciare solo il neutro per non offendere nessuno. Insomma il rispetto dei diritti delle persone passa anche per l’uso non sessista delle parole, capito stronz@?
