IL«GENIALE»CAPRICCIO DI TRUMP E I GUAI GLOBALI CHE PUÒ PROVOCARE UN MISSILE
C’è chi appoggia il capriccio omicida di Trump di uscire dai suoi guai interni assassinando una delle personalità più in vista dell’Iran con un bel missile spettacolare. Dicono che il morto era un pericoloso terrorista che stava preparando piani non meglio specificati contro i soldati Usa. Se questo è il metro per lanciare un missile per assassinare chi non ci piace o temiamo stia tramando contro di noi, cosa dire del presidente nordcoreano con cui invece Trump ha fatto festeggiamenti e speso parole di grande amicizia? O del sultano turco che è responsabile della strage di curdi che pure erano alleati della Casa bianca? E se bisogna assassinare i vari oppressori per liberare l’umanità, cosa fare col presidente Russo che ha sulla coscienza i morti ucraini e la repressione di migliaia di oppositori interni? E del principe saudita che ha lemani lorde del sangue di un giornalista, di quello Filippino che fa strange senza processi di tossicodipendenti, di quello brasiliano che sta coprendo la distruzione dell’Amazzonia, del presidente egiziano che ha sulla coscienza il nostro Regeni e migliaia di oppositori spariti nel nulla? Il carattere strumentale dell’assassinio di Suleimani, per coprire i problemi dell’impeachment è evidente anche a chi niente sappia di geopolitica: il dramma è aver creato un altro martire nel nome del quale ci saranno attentati in tutto il mondo, aver compattato un paese -l’Iran- dove l’opposizione stava protestando mettendo in difficoltà il regime, aver creato i presupposti per farsi mandare via dall’Irak fino ad oggi formalmente alleato, aumentando l’influenza di Russia e Cina nel mondo Quelli che applaudono al geniale capriccio di Trump non sanno i guai globali che può provocare un missile.
