FRANCIA: IL GOVERNO RITIRA (PROVVISORIAMENTE) LA PROPOSTA SULL’ETA’ PENSIONABILE A 64 ANNI
Trentotto giorni di proteste.Trentotto giorni di mezzi pubblici bloccati, di cortei, manifestazioni, uffici a mezzo servizio quando non completamente chiusi.Trentotto giorni di inenarrabili disagi per studenti lavoratori e cittadini tutti. Una protesta senza sconti che va avanti fin dai primi di dicembre.Nonostante le rassicurazioni del premier Edouard Philippeche l’età attuale, fissata ai 62 anni, per l’uscita dal lavoro, sarebbe rimasta invariata almeno sino al 2017. Per poi allungarsi di altri due anni per aver diritto all’assegno pensionistico a tasso pieno. Oggi il trentottesimo giorno, reso ancora più incandescente dai soliti black bloc,che hanno incendiato di tutto lungo il percorso della manifestazione, fra la Bastiglia e place de la Republique.Ma con un primo significativo dietrofront del governo. Che annuncia il ritiro del punto più controverso della riforma, vale a dire l’uscita dal lavoro a 64 anni.Chiamata dal governo ‘età di equilibrio’ necessaria per andare in pensione senza decurtazioni. Un’apertura importante. Che i sindacati però prendono con le molle. Anche perché il governo passa loro la palla per trovare la soluzione più idonea entro tre mesi. Un dietrofront provvisorio.Sino a trovare la quadra, come si dice in Italia, che soddisfi entrambi le parti e soprattutto i lavoratori. Intenzionati, sembrerebbero, a non mollare la protesta.Perché qualsiasi compromesso venga trovato non inficerà comunque l’ossatura portante che la riforma prevede.
