SEGNALI DI RICOMPOSIZIONE A SINISTRA?

Scrive De Angelis:”Dove porta questa storia? Se fosse solo ricomposizione di ceto politico, dicevamo, sarebbe ben poca cosa, un po’ come rimettere assieme i cocci con la colla. Se il confronto invece fa parte di una più articolata operazione che consente di cogliere lo zeitgeist, allora è altro discorso”. Già, ma se il criterio è sempre la gestione del potere tutta al maschile fra vecchi leader e fedeli cooptati senza alcuna qualità, la cosa non funziona. Anzi – diciamolo chiaramente – questa gestione del potere, questa occupazione degli spazi della politica, unito al sistematico allontanamento di chi esprime qualità e idee è una della cause principali del declino del Paese. Ce la facciamo – almeno di fronte al baratro – a portare in politica persone di talento, ad adottare pratiche inclusive e proporre soluzioni realmente innovative e di qualità? Perché altrimenti, qualsiasi prospettiva verrà percepita come una pratica di misera, inaccettabile autoconservazione. Mentre noi abbiamo bisogno di un nuovo inizio, radicalmente differente per modalità di azione e pratiche democratiche. Altrimenti l’elettorato continuerà a cercare altrove. E farà bene.