A PROPOSITO DI CRAXI, BERLINGUER E DELLA SINISTRA ITALIANA

A PROPOSITO DI CRAXI, BERLINGUER E DELLA SINISTRA ITALIANA

Per me, quando si parla dei socialisti e di Bettino Craxi, pur nelle differenze e nei conflitti, non si può prescindere dal fatto che le due storie della sinistra italiana, quella comunista e quella socialista, sono comunque figlie di un’unica grande storia europea che è quella del movimento operaio organizzato.Avere ignorato e smarrito questo dato è il più grande regalo che la sinistra abbia mai fatto alla destra in Italia.Il primo dovere della sinistra italiana dopo Craxi e dopo Berlinguer doveva essere quello di ricercare l’amalgama prima di tutto tra queste due componenti fondamentali dello schieramento democratico e progressista; certo, in modo non esclusivo ma aperto ad altre componenti della sinistra, a cominciare da quella cattolica e da quella liberale. Sono anche convinto che per rilanciare l’idea del socialismo in Italia questa ricerca e questo dialogo dentro la storia del riformismo comunista e socialista sia essenziale; anche per un confronto con il popolarismo cattolico che, a mio avviso, assieme al socialismo democratico devono essere le culture fondamentali alla base di un nuovo PD. In questi anni ho avuto modo di stringere una relazione di amicizia con Bobo Craxi e di apprezzarne l’intelligenza politica, l’onestà e gli ideali del socialismo democratico che lo animano e di cui va fiero.Per quello che vale un mio gesto, spero un giorno di poter accompagnare Bobo ad Hammamet a rendere omaggio alla tomba di Bettino Craxi che, al di là dei suoi errori è stato un gran dirigente del socialismo italiano e europeo. La ripresa del socialismo in Italia non può che nascere da una valutazione più serena delle grandezze e degli errori dei leader dei due grandi partiti della sinistra: Craxi e Berlinguer.Una valutazione che può basarsi solo su un rispetto reciproco, sulla rinuncia reciproca alla richiesta di abiurare la propria storia della quale è giusto che ciascuno possa andare orgoglioso, sull’abbandono, dopo tanti anni, dei rancori e dei sentimenti di reciproca avversione. Chi, come Andrea Marcucci, rivaluta Craxi per condannare Berlinguer sembra proprio essere preoccupato dalla prospettiva di una ripresa nel PD della storia e della cultura del riformismo socialista e comunista.È una posizione legittima. Altrettanto legittimo è contrastarla e dare una diversa lettura.