LA PUGLIA E’ ORA IL LABORATORIO PRO-SALVINI DI RENZI E CALENA

LA PUGLIA E’ ORA IL LABORATORIO PRO-SALVINI DI RENZI E CALENA

I due leader di micro-partiti hanno deciso di non appoggiare Emiliano. Insomma, si sono messi sul mercato. Così una guerra di piccole nomenklature nazionali senza voto viene trasferita sulle spalle degli elettori di centro-sinistra pugliesi per avviare il primo vero inciucio con la destra. InPugliasta iniziando l’ultima, in ordine di tempo, delle guerre autolesioniste e strutturalmente cretine nelcentro-sinistra.Michele Emilianoha vinto le primariecon risultato eclatante e partecipazione al di sotto delle attese. Leprimarieormai sono uno dei tanti modi per esercitare lademocraziadall’alto inventati in questa lunga transizione verso il nulla che caratterizza l’Italia. Non si sa chi vota, c’è una larga partecipazione di gruppi organizzati, talvolta transfughi di altri partiti, i candidati dicono cose al vento e soprattutto si taglia la strada alla novità. Non a caso in Puglia contro Emiliano c’erano due personaggi della vecchianomenklatura. L’avversario di Emiliano che rappresenterà ilcentro-destraè un ex giovane Dc che poi è stato berlusconiano e infine si è accasato conGiorgia Meloni.Raffaele Fittofu unenfante prodigedella politica pugliese e italiana. Sembrava bravo ma del suo periodo di presidenza della Regione si ricorda poco. Non dico questo per pregiudizio verso un moderato di destra. Il sindaco di BariSimeone Di Cagno Abbrescia, diForza Italia, fece bene, a parer mio il primo cittadino del capoluogo..Da Salvini alla Meloni e a Fitto, a destra c’è la stessa passione per i pachidermi del passato che c’è a sinistraFitto ha anche la caratteristica di parlare come una delibera prefettizia. Nel tempo in cuiMatteo Salvinisembra uscito dal Roxy Bar, la destra propone un attempato exenfante prodigeper tornare algoverno. Diciamolo: da Salvini alla Meloni e a Fitto, a destra c’è la stessa passione per i pachidermi del passato che c’è a sinistra. Emiliano, a mio parere, è un personaggio dalle molte facce, quasi nessuna da prediligere. È disinvolto fino all’opportunismo più intollerabile, è sleale, non ha una posizione politica se non quella che accresce il suo potere e la sua immagine. Insomma è uno di queileader meridionaliche non aiutano ilMezzogiorno. Ma non c’è altro. In questi anno, dal fronte interno alPd, non è venuta alcuna alternativa. Anche negli anni diMatteo Renzie nella breve stagione diCarlo Calenda. Tuttavia i due si scoprono scandalizzati dall’ipotesi che Emiliano rivinca e promettono di mettere in campo un proprio candidato. Escluso che sia una candidata perchéTeresa Bellanovae il voto popolare sono alternativi l’uno all’altro. Chi sarà allora? Devo confessare che anche a un pugliese emigrato come me la faccenda appare del tutto irrilevante tranne che per una ragione. Per quanto gravi siano le colpe di Emiliano, dare la Puglia alla destra che si sta presentando in gara è una operazione politica criminale.