POLONIA SBEFFEGGIA L’UE SUI GIUDICI E LITIGA SULL’OLOCAUSTO
La Polonia se ne infischia dell’Ue. Passa legge contro i giudici critici verso il governo. La camera bassa vota sì alla riforma che, tra l’altro, vieta ai magistrati di partecipare a eventi pubblici che possano essere considerati politici. Commissione Ue: “Preoccupati per stato di diritto”.Indipendenza dei giudici e divisione dei poteri, eredità dall’illuminismo. Ma la Polonia di Jarosław Kaczyński è regredita di qualche secolo, pre rivoluzione francese. Il leader della formazione nazionali populista sostenuta da Radio Maryja e dal clero più retrivo, forse si immagina Luigi XIV, Re Sole, ma rischio di risultare Luigi XVI. Nonostante gli avvertimenti dell’Unione europea e le proteste delle toghe di mezza Europa, la camera bassa del Parlamento di Varsavia -ovviamente obbedendo a un ordine- ha dato il via libera alla nuova legge sul sistema della giustizia, fregandosene persino del voto del suo Senato che chiedeva di bloccare una legge assurda. «Magistrati sotto schiaffo del potere esecutivo, la bestemmia costituzionale, con i magistrati sanzionati con multe o, nei casi ritenuti più gravi, con il licenziamento, se criticano le nomine o le riforme fatte dal governo. Non solo. Alle toghe sarà vietato partecipare ad attività pubbliche che possano in qualche modo essere considerate politiche», precisa Federica Olivo sull’Huffington Post… CONTINUA SU REMOCONTRO:
