OMICIDI FURTI E RAPINE IN CALO. PERCHÉ I MEDIA NON CONTRASTANO LA BUFALA DEL’INSICUREZZA?
Tutti i dati ufficiali ci dicono che non vi sono ragioni per essere insicuri: sono calati gli omicidi, sono calate le rapine, sono calati i furti. Perché i giornali e le tv non contrastano come dovrebbero questa bufala dell’insicurezza? Eppure basta aprire una serie statistica dell’Istat per attingere ai dati. Il calo degli omicidi volontari è clamoroso: erano 1.938 nel 1.991, sono crollati a 475 nel 2014, e negli ultimi cinque anni sono scesi ancora del 20 per cento, a quota 331 secondo i numeri più recenti, che sono quelli del 2018. Abbiamo lo 0,6 per cento di omicidi ogni 100 mila abitanti, uno dei tassi più bassi d’Europa e del mondo (meglio di noi solo il Giappone). Le rapine negli ultimi cinque anni sono scese anche loro di un venti per cento, erano 39.236 nel 2014, si sono ridotte a 28.441 nel 2018, mentre i furti sono passati da 1 milione 573 mila a 1 milione 192 mila. Ora, quella da contrastare è l’insicurezza percepita, siamo d’accordo. Ma perché nessuno lo fa? Perché questo gioco al massacro? Post scriptum. Ieri sera apro la tv su Rai Uno, e mi vedo Bruno Vespa che preannuncia per “Porta a Porta” un’intervista a Salvini. Ancora? Ma non era già stato suo ospite subito prima delle elezioni in Emilia Romagna? E basta con queste interviste pigre a quattro o cinque nomi, sempre gli stessi. Siate più attivi, andate alla ricerca di personaggi nuovi e capaci, che possano dare nuova linfa ai partiti. Vogliamo una Elly Schlein in prima serata.
