NO CARO HASHTAG, NON MI HAI CONVINTA: IO SANREMO LO GUARDERÒ

Da giorni sui social imperversa l’ hashtag#iononguardosanremo.Un tam tam che vuol essere un invito a boicottare quest’edizione bollata come ‘sessista’per via del famigerato‘passo indietro’.Frase sfuggita al padrone di casa in un momento che per lui voleva essere di galanteria e che invece gli è tornata indietro come un boomerang. Apriti cielo!Per giorni non s’è parlato d’altro,diverse le petizioni indirizzate alla Rai per chiedere la sua testa. Da che mi ricordi non c’è un Sanremo senza polemica.Il festival va preso per quello che è: uno show con polemiche create ad arte. L’importante è che se ne parli …d’altronde Sanremo è sempre Sanremo, o no? Checché se ne dica per cinque giorni da domani non si parlerà d’altro.Crisi economica, disoccupazione giovanile, fuga dei cervelli all’estero e persino forse il temuto coronavirus dovranno fare spazio alla notizia del giorno: il festival. E anche chi oggi dice‘il festival, io? Ma per favore’,un’occhiata poi finisce che ce la butta.Non foss’altro che per parlarne male.Io invece lo guarderò.Come ho sempre fatto. Anche se non mi emoziona più come quando ero ragazza e cantavo a squarciagola quelle canzoni che, vuoi o non vuoi, hanno scandito molti momenti della mia e nostra vita. Per fare zapping c’è sempre tempo.Ma vuoi mettere Fiorello?No, caro hashtag, non mi hai convintA. Io Sanremo lo guarderò