A CHI INTERESSA CHE CASCHI UN PONTE?

A CHI INTERESSA CHE CASCHI UN PONTE?

A tutti noi interessa, caro Oliviero Toscani, e non solo per il cordoglio dovuto alle 43 vittime. Ci interessa perchè su quello o altri ponti potevamo e potremmo esserci noi stessi, i nostri parenti e i nostri amici, e ancora ci interessa perchè quando la ricerca dei massimi profitti procura alla società un danno così immane e irreparabile quella stessa società ha il diritto e il dovere di spazzare via chi ne è responsabile. Detto ciò, mi domando se una frase tanto volgare, violenta e dissennata pronunciata tra cento altre in uno di quei programmi architettati apposta per far saltare i nervi all’ospite di turno(ndr: Un giorno da pecora)possa precipitare all’inferno un artista di fama mondiale che ha improntato tutta la sua opera in difesa dei diritti civili combattendo con le sue fotografie ogni genere di discriminazione e di violenza, guerra, mafia, pena di morte, razzismo, droga, anoressia e molto altro. Però Oliviero Toscani è antipatico, molto antipatico. E poi la sua è arte in buona parte messa al servizio dei commerci del mostro di turno e per soprammercato si è apparentato a quelle Sardine che stanno facendo venire l’orticaria a gran parte del paese, della sua classe politica e dei giornali che la sostengono. Mica è il Caravaggio e neppure Woody Allen, niente sconti a Toscani. Giù nel tritacarne insieme ad altri personaggi scomodi, e pensare che sarebbe bastato ribattezzare quella puntata radiofonica“Un giorno da coglione”.