“VOGLIO UCCIDERMI” E’ IL GRIDO DISPERATO DI UN BIMBO DI 9 ANNI
Non so se avrei mai avuto il coraggio di fermarmi a filmare la disperazione di mio figlio, le sue lacrime, il suo grido disperato : “Voglio uccidermi”. Credo lo avrei solo abbracciato forte, avrei pianto con lui e poi forse urlato in silenzio il mio dolore, la disperazione, la rabbia.Quaden Bayles, ha solo 9 anni ed una patologia l’acondroplasia, con cui fare i conti tutti i giorni, a scuola e per le strade di Brisbane (Australia) dove vive. Qualche giorno fa al rientro dalle lezioni, la sua rabbia è esplosa: “Voglio uccidermi, non sopporto più che mi prendano in giro, voglio pugnalarmi al cuore, voglio che qualcuno mi uccida, voglio morire proprio ora!”La madre, Yarraka Bayles ha deciso di filmare tutto questo e di postarlo in rete: “Normalmente cerco di mantenere momenti angoscianti come questo nel privato, ma questa volta ho sentito il bisogno di far capire a tutti cosa significa il bullismo e cosa comporta”.La risposta è arrivata rapidamente: centinaia di messaggi di solidarietà, affetto e sostegno hanno riempito la bacheca della sua pagina. Attori, star dello sport e la squadra di rugby australiana, hanno invitato Quaden a non arrendersi, a tener duro contro questi sciocchi bulli, che con i loro comportamenti dimostrano solo cattiveria ed ignoranza.Yarraka Bayles aggiunge nel suo messaggio : “Questo è l’impatto che il bullismo ha su un bambino di nove anni che vuole soltanto andare a scuola, ricevere un’istruzione e divertirsi ma ogni singolo giorno succede qualcosa. Un altro episodio, un altro bullismo, un’altra provocazione, un altro insulto.”Ha avuto coraggio la sua mamma e chissà forse questa è stata la lezione d’amore più grande potesse offrirgli. Ha avuto la forza di chiudere in un angolo del suo cuore l’orgoglio, la delusione, la rabbia ed ha lasciato venir fuori solo il bisogno di chiedere, umilmente, aiuto a quanti fossero in grado di cogliere la sofferenza che questo piccolo, grande ometto stava provando. Ha compreso che questa volta un abbraccio non avrebbe lenito le sue sofferenze che occorrevano le parole del mondo per farlo. Ed in questo modo gli ha fatto anche un dono più grande, insegnandogli a credere ancora nell’amore, nella generosità e nella solidarietà di quanti ci circondano.Ecco io non ci sarei riuscita ma senza saperlo stasera, Yarraka ha dato una lezione anche a me!
