PREGLIASCO: “IL CORONAVIRUS SI PUÒ TRASMETTERE ANCHE DA SANI”
C’è la possibilità di trasmettere il COVID-19, (l’infezione causata dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2 emerso in Cina), senza avere i sintomi, lo ha dichiarato su Fanpage il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano: “Con minore efficacia, minore probabilità, ma è comunque possibile”. Dalla Cina arriva uno studio scientifico “criptico”, c’è un caso specifico che mette in evidenza questa subdola modalità di trasmissione del patogeno. Si tratta di un cosiddetto case-report e coinvolge un gruppo familiare di sei persone. Cinque di loro sono state contagiate da una ragazza che vive a Wuhan, la città-epicentro dell’epidemia. Questa giovane ventenne non ha manifestato alcun sintomo della patologia infettiva durante i controlli, ma è risultata positiva ai tamponi. Questo particolare caso è stato descritto da un team di ricerca composto da medici e ricercatori dell’Henan Provincial People’s Hospital di Zhengzhou, del Fifth People’s Hospital di Anyang, del Tianjin Medical University Cancer Institute and Hospital e della Facoltà di medicina Li Ka Shing presso l’Università di Hong Kong, Gli scienziati, coordinati dal professor Yan Bai, si sono trovati a studiare questo caso peculiare a gennaio del 2020, quando hanno ricoverato per il coronavirus, presso il nosocomio di Anyang, un gruppo familiare composto da sei persone. Cinque di loro hanno manifestato febbre e altri sintomi respiratori, mentre la ragazza non né ha dimostrati nessuno. Tutte le persone coinvolte sono state sottoposte alla tomografia computerizzata (TC) al torace e al test di reazione a catena della polimerasi inversa in tempo reale (RT-PCR) per l’acido nucleico COVID-19, grazie ai tamponi rinofaringei. Sull’articolo Presumed Asymptomatic Carrier Transmission of COVID-19, pubblicato sull’autorevole rivista scientifica JAMA, si legge: “La sequenza di eventi suggerisce che il coronavirus possa essere stato trasmesso dal portatore asintomatico”. Tutto ha inizio con la visita della ragazza (che vive a Wuhan) ai suoi parenti di Anyang, per andare a trovare tutti assieme un altro parente ricoverato in un ospedale della città, non colpito dal coronavirus. La ragazza è tornata a casa il 10 gennaio, e il primo parente ha iniziato ad accusare i sintomi del coronavirus (febbre e mal di gola) esattamente una settimana dopo. In pochi giorni anche gli altri quattro membri della famiglia hanno iniziato a manifestare sintomi respiratori, per due dei quali precipitati in una grave polmonite virale. In un primo momento i tamponi sulla ragazza sono risultati negativi, ma poi in quelli successivi è emersa la positività, anche se non ha mai mostrato alcun tipo di sintomo, dalla tosse ai problemi gastrointestinali (più rari ma che possono comparire). I medici cinesi sono arrivati alla conclusione che la ragazza ha avuto un periodo di incubazione di 19 giorni, durante il quale è stata infettiva, e ha contagiato i propri parenti. Nessuno dei pazienti con sintomi, spiegano Bai e colleghi, aveva visitato Wuhan o era stato in contatto con altre persone che avevano viaggiato fino alla città-epicentro, per questo ritengono che a contagiare tutti sia stata proprio la ragazza asintomatica. In questo momento l’Italia è il terzo Paese al mondo per contagi dopo Cina e Corea del Sud. I contagiati sono 239 e 6 sono i morti.La virologa Ilaria Capua, ha dichiarato: ci troviamo davanti a “una emergenza sanitaria che possiamo chiamare sindrome influenzale da Coronavirus”. Il problema reale di questa malattia, ha sottolineato la specialista, è che si blocchi l’intero Paese a causa del fatto che potrebbero infettarsi tantissime persone, per questa ragione “dobbiamo fare il più grosso sforzo di responsabilità collettiva della nostra Storia”.
