IL MIO CONCETTO DI «I CARE»
Ho sempre fatto mio, fin da adolescente, il concetto di “I care” di cui parlano anche don Milani e i suoi ragazzi della Scuola di Barbiana nella loro “Lettera ad una professoressa”: “I care”, “mi importa”, mi interessa.Mi importa di tutto ciò che mi circonda e me ne sento coinvolto.E allora chissà se quei turisti italiani respinti alle isole Mauritius (fra loro certamente ve ne saranno stati di leghisti) hanno riflettuto un po’ in questo senso – di tempo, bloccati nell’aereo, ne hanno avuto… – a sentirsi per una volta dall’”altra parte”, dalla parte di chi viene discriminato (e respinto!) soltanto perché – nel loro caso – nati o residenti in Lombardia o in Emilia Romagna.Immagino il loro sconcerto, il loro smarrimento, la loro indignazione, financo la loro rabbia…Chissà se quelle ore in cui sono restati bloccati – e poi appunto addirittura respinti – sono servite a loro per sentirsi finalmente un po’ “nei panni” di altri (o “nelle scarpe”, come dicono in America). Nei panni di coloro che vivono ogni giorno discriminazioni di questo tipo.Chi sa.Ammetto di adorare la gustosa e implacabile teoria del boomerang…
