CERVELLI TELECOMANDATI
“Cervelli telecomandati”. In che mondo viviamo… ? Be i piccoli sono vittima della nostra nostra e solo nostra inciviltà. Quando gli adulti non si preoccupano di un figlio, di un nipote, del figlio di amico,di un picci indifeso conoscente o comunque non si preoccupa di quale sia il mondo che stiamo lasciando loro in eredità, probabilmente ci stiamo auto distruggendo. Bambini che muoiono di freddo nel 2020, di fame nel 2020, bambini che muoiono di tumore nel 2020 bambini che si ammalano nel 2020 o che muoiono ancora nel 2020 per guerre assurde. Diamo loro un telefono in mano pensando di proteggerli, perché siamo ufficialmente convinti che possiamo sopperire ad ogni emergenza. Diventiamo fobici di fronte ad un fatto incontrollato, mentre i giovani vivono molto più serenamente. Crediamo oggi di proteggere noi stessi e le nostre famiglie riempiendo le case di prodotti primi. Quando fino a ieri, mai ci siamo preoccupati di come stavamo inquinando la nostra terra. Abbiamo investito tanto in tecnologia in ricerca, abbiamo acquistato on-line facendo chiudere negozi, mettendo in ginocchio il commercio, per avere tutto a basso costo, aumentando così inquinamento su strada e privando le casse dello Stato di un introito certo che i commercianti rendevano utili alle casse INPS. Non beneficiano di indennizzi di malattia o di cassa integrazioni, disoccupazioni o di permessi per i figli portatori di handicap, ma l’unico diritto, una pensione a fine carriera sulla base di quanto pagato. Dovremmo riflettere su quanto investiamo sul mondo agricolo, concludendo che la terra resta la vera fonte di sostentamento per tutti noi . Riempiamo carrelli e svuotiamo gli scaffali grazie proprio a chi quella terra l’ha lavorata. Insomma facciamo tutto il contrario di quello che dovrebbe essere fatto, perché non sappiamo usare più il nostro cervello. Ci facciamo condizionare e quello che compriamo spesso non è veramente utile. Scriviamo su social non per esprimere ciò che pensiamo ma per contare like. Ma soprattutto facciamo vincere il coronavirus perché, anziché, riflettere su eventuali errori e correggere il tiro, alzando la testa mostrandosi italiani in grado di affrontare le questioni e reagendo nell’interesse del nostro paese, offrendo un’immagine di noi valida e il forte, diamo al Corona ancora più potere di quello che in realtà avrebbe.
