CORONAVIRUS, L’OCCASIONE PER ACCOSTARSI AL SILENZIO SENZA PAURA

CORONAVIRUS, L’OCCASIONE PER ACCOSTARSI AL SILENZIO SENZA PAURA

Con la sospensione dell’insegnamento e di molti eventi, mezza Italia entra in una sorta di ritiro involontario. Ovvero la dimensione dove per favorire la concentrazione, si interrompe l’evasione, con isolamento e silenzio.Ci sono persone che passano la vita a scappare proprio da questa condizione. Per questi “silenziofobi” vige la sequenza serrata lavoro-aperitivi-cene-shopping-viaggi-lavoro. Fare “mille cose” è un must. “Non avere tempo” uno status. La rapidità, una virtù. L’emergenza, una conferma di dinamismo. La tv sempre accesa, una compagnia. La radio in macchina che parla da sola, un’abitudine. Ora che il coronavirus ha imposto un rallentamento forzato, il silenziofobo vede molte vie di fuga interdette. Per lui, è l’occasione insperata per accostarsi al silenzio, senza paura. E chiedersi, finalmente, se fuggire dalla crisi di senso della propria vita abbia ancora senso.