CORONAVIRUS. TUTTI CHIAMATI A DARE PROVA DI MATURITÀ E CONSAPEVOLEZZA
“Quel che il cittadino cerca oggi nel governo — insieme con la verità — è un principio di razionalità capace di fornire almeno un criterio di valutazione di questo assedio primordiale, che attacca anche la psicologia collettiva con termini millenaristici come contagio, infezione, replicazione, epidemia. Solo da qui può derivare una scelta di responsabilità trasparente e condivisa, che oggi per forza di cose deve incentrarsi ancora sulla prevenzione, unica misura di contrasto per il momento possibile”.Ezio Mauro su la Repubblica di oggi Ma io credo che il principio di razionalità, chiamiamolo così, non competa soltanto al governo ma a tutti, fermo restando che il dovere d’indirizzare, guidare, difendere e provvedere al bene pubblico implica per il governo la massima responsabilità. In realtà siamo tutti chiamati a contribuire allo sforzo complessivo che una situazione straordinaria come questa impone alla collettività nel suo insieme. E’qui, secondo me, che si misura e si misurerà il grado di maturità e consapevolezza della società italiana. Non vorrei sembrare monotematico, ma la prova offerta dal “mondo del calcio”, squadre e istituzioni, è stata in questo senso tutt’altro che incoraggiante. Tutti, o quasi, ci hanno provato (a far prevalere gli interessi di bottega). Fino al necessario sacrificio, per citare Mauro, di “una quota di libertà” (la libertà degli sportivi di darsi delle regole adeguate alle circostanze) in cambio di una “quota di responsabilità”, di cui forse il governo avrebbe fatto volentieri a meno.
