COSA SAPPIAMO DEL TASSO DI MORTALITÀ DEL CORONAVIRUS?

COSA SAPPIAMO DEL TASSO DI MORTALITÀ DEL CORONAVIRUS?

Cosa si sa del tasso di mortalità del Coronavirus? Di certo veramente poco. La mortalità è un rapporto fra decessi (nessuno dice quanti sono quelli avventi PER coronavirus e quelli CON coronavirus) e i contagiati (nessuno sa quanti sono nel caso del coronavirus). Siamo al rapporto fra due dati oggi incerti. Chi parla del 3% sta assumendo che: 1. tutti i decessi siano avvenuti per causa diretta del coronavirus (smentendo quanto ci dicono pressoché tutti i comunicati medici). 2. che i contagiati siano solo quelli rilevati con tampone: ed è noto il limite del numero di tamponi in tutto il mondo e che esiste un numero rilevante di persone che si è ammalata senza saperlo. Sono due assunzioni che evidentemente hanno un effetto additivo sul dato di mortalità. Alcuni istituti statistici specializzati in sanità parlano, su base di stima statistica legata alla incertezza totale dei dati di una mortalità all’1%: più di una influenza normale, anche se non è mai chiaro il conteggio dei casi di decessi indirettamente legati ad una influenza normale, ma non una peste bubbonica. Una cosa certa è che il Coronavirus, arrivato dalla Cina, è oramai in tutta Europa e negli USA. Ma non tutta Europa sta reagendo con gli stessi tempi, con la stessa comunicazione e le stesse misure. I tempi, la comunicazione e le misure italiane ci hanno portato, giusto o sbagliato che sia, ad essere identificati in tutta europa e mondo come gli “untori”, gli “indesiderati”. Che dire, ad esempio, di iniziative comunicative imbarazzanti come quella del governatore lombardo non ammalato, ma con mascherina in mondo visione? Seconda cosa certa è che abbiamo scoperto tutti che la sanità lombarda non è alcuna eccellenza. Che tagli colossali alla spesa e al personale sanitario (medici e infermieri) hanno fatto sì che in Lombardia bastano 100 richieste in più di posti in rianimazione per mandare in crisi il sistema. E questa sarebbe una eccellenza? E’ solo una vergogna dei governi PD-FI-Lega che ci hanno governato negli ultimi 30 anni. Terza cosa certa. Gli effetti economici, drammatici, di questa emergenza saranno funzione di due cose: 1. le misure prese (e su queste domina la scienza, mi sto zitto, osservando solo che non ci dovrebbe essere una scienza italiana diversa da quella francese o inglese o tedesca), 2. la comunicazione e i vari mestatori di panico. La nostra comunicazione, media e mestatori, ha ottenuto un effetto tragico: siamo diventati gli untori del mondo. E questo avrà un effetto in più economico, solo italiano. Se l’epidemia diventerà pandemia (speriamo tutti di no) l’Italia sarà sulla barca (tragica) di tutto il mondo. Di tutta europa. Se l’epidemia si risolverà (speriamo tutti prestissimo) l’Italia pagherà un conto addizionale al resto d’Europa: il costo dell’untore, in termini di chiusura attività economiche, commerciali, turismo. E di questo conto solo Italiano sapremo chi ringraziare.