BASTA COL ‘VOLEMOSE BENE’ A TUTTI I COSTI, SEGUIAMO LE REGOLE E RESTIAMO VIGILI

BASTA COL ‘VOLEMOSE BENE’ A TUTTI I COSTI, SEGUIAMO LE REGOLE E RESTIAMO VIGILI

Leggo sul giornale che ieri sera un folto gruppo di “giovani” è andato al ristorante per una cena dimostrativa “antipsicosi” da coronavirus. Vedo la foto: una tavolata lunghissima fitta fitta di gente gomito a gomito, tutti felici tutti sorridenti. Ora io mi domando: ma che gli dice il cervello? Cosa credevano di dimostrare? la risposta è: solo quanto sono sciocchi, irresponsabili e pericolosi per sé e per gli altri. Ormai si è capito fin troppo bene che questo virus è contagioso, che si è sparso in tutto il mondo a gran velocità, ma per fortuna sappiamo anche che con poche regole certe e seguite con disciplina possiamo evitarlo, contenerlo e, si spera, presto debellarlo. Seguiamo queste regole. Teniamo le distanze consigliate, nientebacie abbracci, laviamoci le mani sempre e comunque, rispettiamo la nostra salute e soprattutto quella degli altri. Come si fa a non capire, dopo tutto quello che ormai sappiamo su questa cosa che ci è capitata fra capo e collo, che può succedere a chiunque di contagiarsi e di contagiare, anche senza sintomi, e che mancano i posti negli ospedali e in rianimazione? E’ questo soprattutto il problema, mancano i posti per i malati. Negli ultimi dieci anni la politica becera ha chiuso decine e decine di ospedali e falcidiato il personale medico e paramedico, e questa emergenza ne è la drammatica cartina al tornasole. Ma della politica disastrosa, incapace e inutile si parlerà dopo, a emergenza finita e a urne aperte. Ora cerchiamo di superare il momento, tutti insieme, seguendo le regole. Quelli della cena di gruppo su menzionata finita sul giornale sono dei poveri folli esponenti del gregge del “volemose bene” a tutti i costi, delle dimostrazioni deliranti e purtroppo dai precedenti mediaticamente imbarazzanti (eufemismo), come l’involtino primavera mangiato in tv da un giornalista o la visita alla scuola dell’Esquilino quando già si sapeva della gravità del virus. Poi dalla tv gli stessi ci dicono “Niente ansia”. Certo, niente ansia, figuriamoci, ma il cervello manteniamolo vigile. E attento. Cerchiamo di vivere “normalmente” per quanto possibile, osservando le regole si può fare, fino al superamento di questo momento che ci mette alla prova come singoli e come paese intero. Ma restiamo vigili, perché è in tempi come questi che dietro la grande cortina dell’emergenza si combinano grossi guai sotto silenzio. Guai di cui pagheremo le conseguenze dopo. Forza e coraggio, tutti insieme.