CORONAVIRUS, IL BALLETTO DELLE IRRESPONSABILITÀ PROSEGUE. E NON PER COLPA DEL GOVERNO

CORONAVIRUS, IL BALLETTO DELLE IRRESPONSABILITÀ PROSEGUE. E NON PER COLPA DEL GOVERNO

Da quando ho preso consapevolezza dei rischi del COVID 19 mi sono messa in quarantena rispetto ai miei genitori: ho deciso di non andare in Puglia temendo di essere veicolo involontario di contagio. Non ho sintomi ma vivo in una grande città, ho viaggiato nelle settimane in cui è scoppiata l’emergenza, entrambi i genitori, oltre a essere ottantenni, hanno patologie che li pone tra le categorie più a rischio. Mia madre ogni giorno per telefono mi chiede di non andare (ma lei lo dice per me, teme che prendendo il treno possa essere contagiata), io la rassicuro che non andrò (ma io lo faccio per loro). Mi costa, tanto più che in questo momento a seguito dell’emergenza sono stranamente stanziale.Ma di pancia sento sia giusto così. Per questo faccio davvero fatica a capire quelli che stando in quarantena fuggono da mamma’, quelli che stando in una zona rossa vanno in vacanza, quelli che all’annuncio di una possibile zona rossa si spostano altrove.In queste ore stiamo assistendo a un fastidioso e pericoloso balletto di irresponsabilità. Fuga di notizie su un Decreto sensibile, Presidenti di Regione che commentano a mezzo social aggiungendo dubbi al caos, fuga di persone verso dove non si sa. Per una volta non si può dire che sia tutta colpa di chi ci Governa. La storia siamo noi. Nessuno si senta escluso. Ma per fortuna la storia di queste ore è fatta anche di gente che silenziosamente e responsabilmente sta facendo il suo dovere.I medici, gli infermieri, i ricercatori, i volontari, i giovani che fanno la spesa ai più anziani, gli imprenditori che fanno donazioni, i manager che in tempo reale riorganizzano il personale, i baristi che disinfettano il banco, i cittadini che rispettano le misure di prevenzione. Siamo tutti spiazzati e alle prese con una situazione nuova. Il panico non serve a nulla. Ma nemmeno far finta di niente. Abbiamo bisogno di trovare rapidamente una nuova normalità, quella di chi ha la consapevolezza di essere tutti come tessere di un domino in balia di un vento che non sappiamo da dove possa spirare. O come il battito d’ali di una farfalla. Piccole azioni di ciascuno di noi possono generare grande giovamento. Piccole disattenzioni possono portare al caos.