FORZA PIACENZA. FORZA EMILIA ROMAGNA. FORZA NORD
Conosco quella gente. È stata la mia gente. Una parte del mio cuore batte lì. Batte fra le curve del Po, lì dove lo vidi scorrere lento e poi impetuoso quando il cielo disse acqua e rovesciò tutte le sue lacrime. Era ottobre del 2000, alluvione la chiamarono. Il Po straripò. Sommerse intere zone. Ero una giovane donna del Sud. Accolta come una figlia dalla gente di Villanova Sull’Arda e Cignano, paesini dell’Emilia in provincia di Piacenza. Non conoscevo la voce del fiume, io che portavo nelle orecchie i fruscii del mio mare. Era una voce irata. Travolgeva ciò che incontrava sulla sua strada. Case, alberi, storie. Conobbi la gente che non si arrende. Quella che apre le case se il vicino ha la sua allagata. Pioveva dentro la mia casetta. ” Il frigo” era chiamato lo stabile dove abitavo. Faceva davvero freddo. Ma ero innamorata, e il mio nido riempiva i miei bisogni. Lì trovai amici veri, conobbi uomini e donne che mai e dico mai, fecero pesare il mio essere ” terrona”. Per molto tempo non seppi come ripagarli dell’amore che mi donarono,gratuito come quei meravigliosi girasoli dei loro campi che davano la corolla al bacio del sole, spontaneamente, per il solo fatto che lui sorgeva. Poi nacque il mio primo figlio, in Calabria. Ma non volli mai staccare quel filo che mi univa a gente che amo. I padrini di mio figlio sono Piacentini perché al loro amore avrei affidato mio figlio sapendo che mi avevano dato tutto quando io non avevo niente. Piacenza piange. Piange tanti suoi figli morti a causa del Coronavirus. Ventiquattro morti solo ieri. Ospedali al collasso. Cimiteri riempiti di bare. Temo il momento in cui il picco arriverà qui a Sud, perché conosco le lacune degli ospedali meridionali in termini di mezzi e attrezzature. Ma il mio cuore oggi è a Piacenza. È sulla riva del LungoPo , in quell’angolino tutto mio dove l’airone cinerino mi guardava sapendo che io l’osservavo sognando i miei gabbiani e le mie onde. Dove la nutria si nascondeva alla mia vista. Dove placida l’acqua mi faceva ascoltare voci che non erano le mie ma che imparai a riconoscere e ad amare. Il mio cuore è con i miei Amici, la parte bella dell’Italia che lavora, sogna, aiuta e sa amare. Forza Piacenza, forza Emilia Romagna dal grande cuore. Forza Nord. Ho detto al mio mare di portare un abbraccio al fiume, a voi, a tutto il Nord, lì, in quella foce dove lo incontrerà.
