CDM. IN MATTINATA VARO DEL DECRETO DI 25 MLD, TERAPIA D’URTO PER L’EMERGENZA

CDM. IN MATTINATA VARO DEL DECRETO DI 25 MLD, TERAPIA D’URTO PER L’EMERGENZA

Si riunirà tra poco il Consiglio dei Ministri per l’approvazione della bozza del decreto “salva economia”(definito anche ‘Decreto Anticoronavirus’), che contiene misure volte a sostenere famiglie e imprese, ma anche i settori dell’economia maggiormente colpiti dall’impatto del Covid-19. Già annunciato dall’esecutivo, il decreto (Dpcm) stamattina, dopo l’approvazione da parte del CdM, diventerà ufficiale. Si tratta di una bozza che consta di 120 articoli, le cui disposizioni sono dirette al contenimento degli effetti dell’epidemia. Andrà in soccorso dell’economia del Paese, con misure a sostegno delle diverse categorie di lavoratori, pubblici e privati, autonomi o dipendenti. Questi interventi sono di così ampia portata, da richiamare il concetto di una manovra economica extra, del valore di 20 miliardi di euro in termini di costi. Gli interventi sono ad ampio spettro, perché le conseguenze derivate dall’emergenza riguardano quasi a 360° l’economia del Paese. Sono interventi eccezionali, a misura di pandemia. Il decreto interviene sugli adempimenti di carattere fiscale, tramite il differimento delle scadenze che riguardano a vario titolo i contribuenti.  Sono dunque previste proroghe per il 730 e CU, misure rivolte alle imprese e professionisti. A causa delle ripercussioni e impatto deleterio dell’emergenza coronavirus sull’economia, le scadenze fiscali (come Partite Iva) subiranno variazioni. A questo riguardo, coloro che nel 2019 hanno presentato una dichiarazione dei redditi inferiore ai 2 mln di euro (per ricavi e compensi), sono dispensati dai versamenti in scadenza a marzo – e sono ‘relativi alla fonte sui redditi da lavoro dipendente e assimilato; alle trattenute da addizionale regionale e comunale. Che siano relativi all’imposta sul valore aggiunto, contributi previdenziali e assistenziali, oltre che ai premi di assicurazione obbligatoria. Per quel che concerne l’invio telematico delle Certificazioni Uniche (per i dipendenti ed i soggetti interessati alla dichiarazione precompilata), il differimento andrà dal 7-9 marzo al 31. E’ previsto inoltre che il termine ultimo per trasmettere la dichiarazione dei redditi con 730, sarà il 30 settembre prossimo. Al 30 marzo la proroga per la comunicazione dei dati riguardanti la Precompilata. Si concedono tempi più ampi per dare modo agli operatori di comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati utili alla predisposizione del Mod. 730 Precompilato. E’ stata differita al 5 maggio prossimo la messa a disposizione del 730 precompilato. Nel decreto sono previste riduzioni sul carico delle utenze, potenziamento degli ammortizzatori sociali, misure che incideranno sull’efficienza del Sistema Sanitario, sottoposto a durissima pressione negli ultimi mesi, e interventi di sostegno alla liquidità di famiglie e imprese. E’ previsto un bonus di 100 euro per chi nel corrente mese ha proseguito il suo lavoro nella sede dell’azienda. Tale bonus potrebbe essere erogato direttamente dall’azienda nella prossima busta paga. 500 Euro sono previsti per i professionisti con partite Iva, e per i lavoratori cosiddetti ‘Co.co.co’ (ossia titolari di rapporti di  collaborazione coordinata e continuativa), che risultino iscritti alla Gestione separata, e non siano titolari di pensione o altre forme previdenziali obbligatorie. Saranno sospese le scadenze di ordine fiscale (come già si è accennato), a partire dalla data odierna. Riduzione delle bollette, sospensione della rata del mutuo (fino ad aprile, salvo proroghe), Cassa integrazione ordinaria e in deroga. Stanziati 1 miliardo e mezzo per la Sanità ormai in affanno, considerata l’emergenza, e 1,5 miliardi per la Protezione Civile. Fondi straordinari diretti a sostenere medici e infermieri, ma non solo. Previsto dunque l’aumento dei posti letto per terapia intensiva, aumento di macchinari idonei al trattamento dei pazienti che hanno contratto il virus in forma grave, sviluppando patologie quali polmonite interstiziale. Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, potrà disporre, con provvedimenti propri, la requisizione da soggetti pubblici o privati, di presidi sanitari e medico-chirurgici, ma anche beni mobili di qualunque genere, per affrontare l’emergenza sanitaria in atto. Sono pertanto previsti sequestri da parte dei prefetti di alberghi da destinare all’emergenza sanitaria per la gestione delle quarantene. Cliniche private potranno essere rese disponibili per il servizio pubblico. Previsti anche investimenti per la produzione di materiale sanitario. Insomma interventi studiati per affrontare una guerra subdola e insidiosa, non convenzionale, ma in grado di paralizzare le strutture produttive di un Paese, e soprattutto di mettere a rischio la salute dei cittadini, e causare conseguenze estreme.