SÌ, UN PO’ MEGLIO IL SECONDO MONTALBANO

SÌ, UN PO’ MEGLIO IL SECONDO MONTALBANO

“Speriamo che sia venuto meglio l’episodio di lunedì prossimo” scrivevo martedì scorso qui su Facebook dopo aver visto l.a prima puntata del nuovo dittico televisivo di Montalbano. “Salvo amato… Livia mia” mi era sembrato davvero mal girato, diretto e interpretato, beninteso nella certezza che gli ascolti sarebbero stati straordinari (e così è stato: quasi 10 milioni di spettatori). In effetti la puntata di ieri sera, “La rete di protezione”, la seconda diretta alla regia dallo stesso Luca Zingaretti dopo la morte dello “storico” regista Alberto Sironi, m’è parsa più piacevole, diciamo meno abborracciata. Certo le tre vicende risultano intrecciate così così, nel romanzo è più facile tenerle insieme, ma da sempre i gialli di Camilleri lavorano non sulla “detection” in senso stretto ma sulla qualità umana dei retroscena, sulla scoperta di ciò che c’è dietro all’atto criminale in senso stretto.Puntata un po’ all’insegna del cinema nel cinema: una folcloristica troupe svedese gira un film in costume nei paraggi di Vigàta e Mimì non sa resistere alla bellezza dell’attrice protagonista in vena d’avventure galanti; un filmino di famiglia ripetuto nel tempo e ritrovato per caso in soffitta nasconde invece una lontana storia di gemelli finita malissimo con un colpo di pistola. Infine un po’ di bullismo in classe, a spiegare in parte il titolo, con una strana irruzione di due uomini mascherati, armati di pistole.Zingaretti m’è sembrato più concentrato dell’altra volta, sia sulla regia sia sulla recitazione; e in ogni caso la forza della serie consiste ormai nelle non cruciali variazioni poliziesche rispetto alla struttura di fondo, fatta di tormentoni comici, appuntamenti culinari, affondi dialettali, presenze femminili eccentriche (qui la bella traduttrice svedese). Gli ascolti anche oggi saranno eccezionali, vedrete, in attesa del terzo episodio girato da Zingaretti e rinviato alla stagione prossima. La cronaca registra molti abbracci, baci e strette di mano nel corso dell’episodio. Quasi reperti di un mondo lontano, non ancora fiaccato dal quel maledetto virus che ha messo molta distanza tra tutti.PS. Ho sperato che lo spot sulla pasta Garofalo con Zingaretti e sua moglie Luisa Ranieri stavolta non sarebbe andato in onda all’interno della puntata. Niente da fare.